Manlio Calegari, Cara Marietta - Caro Professore: Premessa, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17

Mercoledì, 4 marzo 1987





D'accordo con Carlo, il partigiano che ci ha messo in contatto, ho telefonato a Marietta (classe 1911) per incontrarla. Sto ricostruendo i rapporti tra l'organizzazione comunista e il partigianato della genovese Sesta Zona Operativa e molti protagonisti di allora, gli anni '44 e '45, mi hanno detto che Marietta era un elemento di spicco del partito comunista. Qualcuno si è spinto a dire che, tra i partigiani, era lei il responsabile di partito. Tutti, compagni di partito e avversari, affermano che era l'unica donna a godere, in montagna, di un prestigio almeno pari, in alcuni casi superiore, a quello di molti dirigenti maschi. Sono affermazioni che contrastano con l'idea che di lei mi sono fatto esaminando le fonti scritte relative al Partito comunista e alle Brigate Garibaldi negli anni 1943-1945, conservate a Roma presso l'Istituto Gramsci. Qui le tracce di Marietta sono modeste, quasi irrilevanti se confrontate con quelle di altri quadri comunisti inviati dal partito in montagna per assumere posizioni direttive nel movimento partigiano.
La questione è interessante perché si connette a quella più generale su cui vado indagando. I comunisti avevano in montagna una solida e articolata organizzazione politica, come ad esempio le fonti conservate al Gramsci suggeriscono e come sostengono i loro avversari e alcuni loro compagni di strada? O, come invece sostengono molti dei quadri comunisti da me intervistati, si trattava di una organizzazione modesta e scarsamente operativa? La questione non è accademica. L'interesse comunista per le formazioni partigiane della Sesta Zona era, come altrove, diventato massiccio a partire dall'inizio dell'estate del 1944. Molti quadri comunisti erano stati inviati dalla città alle formazioni per assumere incarichi politici e militari e per assicurarne, insieme al controllo da parte del Partito comunista, una maggiore fedeltà ai comandi generali e al CLN. Nella Sesta Zona ciò era avvenuto specie con la creazione del Comando Zona, solidamente egemonizzato dai comunisti, e del Sip, la polizia partigiana. Questa, composta quasi esclusivamente da comunisti, aveva assunto rapidamente, grazie anche alla personalità di Attilio, il quadro comunista che ne era stato incaricato, una posizione così importante da generare le reazioni dei comandanti non comunisti delle brigate. L'insofferenza era degenerata in scontro aperto nel gennaio e poi ancora nel marzo del 1945 e solo la fine della guerra aveva messo fine alle lacerazioni, per altro proseguite in altre forme negli anni successivi.
Le fonti del Gramsci danno ampia ragione delle mosse del partito comunista dirette ad assumere il controllo delle formazioni, dall'interno e dall'esterno, anche con azioni di spionaggio sui singoli, seminando il sospetto e in genere denunciando l'esistenza tra i partigiani di cospirazioni tessute dagli avversari politici. Al contrario i quadri comunisti da me intervistati o si sono dichiarati dubbiosi o hanno minimizzato se non smentito l'esistenza di tali manovre. È una censura derivante dalla convinzione, magari formatasi nel seguito degli anni, che si trattasse di azioni politicamente e militarmente riprovevoli? O non ne erano a giorno perché si trattava di una attività che interessava solo il livello più alto dell'organizzazione comunista di cui i miei intervistati non facevano parte? Marietta, che tutti mi hanno indicato come uno dei quadri comunisti di maggior rilievo in montagna, dovrebbe esserne a conoscenza anche se le fonti scritte suggeriscono il contrario. In ogni caso incontrarla mi appare decisivo: sia per sciogliere il singolare contrasto tra ciò che si è scritto e ciò che si dice di lei, sia per saperne di più della politica comunista verso il partigianato.
Al telefono mi ha risposto con voce esitante: - Ricordo poco di quei tempi... -
Forse ha cercato di scaricarmi ma, se è così, lo ha fatto senza troppa convinzione. L'appuntamento è fissato per giovedì 12 marzo, a casa sua, a Sestri Ponente, attorno alle 16.




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Manlio Calegari

Cara Marietta, Caro Professore

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Indice
Premessa
4 marzo 1987
12 marzo 1987
20 marzo 1987
Il partigiano Fran
Caro Piero
4 maggio 1987
5 maggio 1987
Pro-memoria
Sestri 8 maggio
13 maggio 1987
Sestri 12 maggio
Sestri 26 maggio
3 giugno 1987
16 giugno 1987
17 giugno 1987
25 agosto 1987
10 ottobre 1987


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