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Assestamenti filosofici
(Prima parte del Fredi-llard pensiero)
Baudrillard è uno di quegli autori che non si dovrebbero leggere (e qui si può aprire una classifica di autori da sfuggire per la salvaguardia della propria stima) quando si va in America. Perché il primo effetto dell'America è quello di stupire, sia che polverizzi sia che cementi i nostri pregiudizi. E il secondo effetto è quello di farci sedere al tavolino a buttar giù le nostre impressioni. Un minuto dopo si apre America di Baudrillard - piovutoci addosso dagli scaffali di una libreria come un segno del cielo - e si scopre che le stesse percezioni, le stesse idee, gli stessi stupori li aveva già provati lui, salvo metterli sulla pagina in modo pressoché perfetto. E tuttavia non penso che desisterò dal rimescolare la farina del mio sacco, magari contaminandola con quella dell'illustre filosofo (il nuovo indirizzo di pensiero è stato altresì denominato "il Fredi-llard pensiero"):
In America (per America leggi Pittsburgh, agosto 1999) le persone sono gentili, soccorrevoli, friendly. Ti parlano ovunque, per strada, sul bus, al mercato. Scherzano con te come se ti conoscessero da una vita. Soprattutto, sorridono. Quando dico sorridono dovete immaginare una casa degli specchi in cui voi vi steste esercitando a sfoderare uno dei vostri più brillanti sorrisi per accattivarvi le simpatie della futura suocera. Ecco. Ora immaginate che questo sorriso (intriso di genuini, reali buoni sentimenti) vi sia rimbalzato addosso da ogni lato, in ogni angolo, sotto ogni luce. Mille lucenti autentici identici sorrisi. Ecco, così sorridono gli americani. Non si tratta di un sorriso finto o sforzato, solo, come dice bene il mio amico Baudri, sotto non c'è niente, scivola sul vuoto. È costume, tradizione, automatismo, riflesso condizionato di una cultura che dentro il suo recinto concepisce solo concordia e armonia. Il conflitto è tabù.
Non solo. Qui vi accorgete di come il tempo sia un investimento prezioso, che come tale è peccato dilapidare. Il tempo è davvero denaro: questa è la vieta legge americana che ho subito imparato ad applicare (nella mia versione ridotta di "tempo è sopravvivenza", ovvero adempimento di obblighi, compiti, incombenze burocratiche, oltre che acquisizione velocizzata e zippata di informazioni vitali), ed il mio tempo è per ora scaduto. Continuerò con il Fredi-llard pensiero nei prossimi giorni.
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Carola Frediani
Lettere pittsburghesi
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Indice
Prefazione
1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9.10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31.
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