Agostino Schiaffino, Memorie di Genova

1627





(113 v.) Doge 53 Gio Luca Chiavari eletto li 28 di giugno.

1 - Li 6 di genaro Domenico Cardinale Rivarola muore in Roma.[1]

2 - Li 18 la Republica forma luoghi di San Giovanni Battista per scuti 100.000, havendo passato di formarne per scudi 500.000 a 5 per cento, constituendo loro il reddito su gabelle nuove.

3 - In questo mese [Ottavio] [2] Rivarola, genovese, nipote del fu Cardinal Domenico, fatto Vescovo dal Pontefice di Aiaccio nella Corsica.

4 [3] Nel principio di febraro la Republica elegge suo prottetore in Roma il Cardinale Gio Domenico Spinola, titolo San Clemente.

5 - Li 26 detto vien nuova che il Re di Spagna per suo decreto habbi (114 r.) trattenute l’essigenze de crediti a Genovesi con lui interessati, assignando loro tanti [giuri] [4] con qualche danno d’essi creditori.

6 - Li 6 marzo partono per Spagna Luca Pallavicino e Gio Battista Saluzzo Ambasciatori. Il primo per complimento al Re Cattolico per ringratiarlo della prottetione presa della Republica nella guerra passata e l’altro per residenza appresso quel Re per essere fornito il tempo del Serra.

7 - Li 14 muore in Genova Geronimo Axereto dell’ordine de Senatori perpetui.

8 - Ne principii di aprile in Genova si intende che il Duca di Savoia facci mossa d’armi. Il Publico perciò fa qualche ordini per preparamenti di guerra come soldattesca stipendiata per la Riviera di Ponente.

9 - Li 17 Agostino Spinola q. Gio Battista e Nicolò Passano Dottori, fatti priggioni in Genova d’ordine del Senato per havere trasparlato troppo liberamente, doppo qualche dì liberati.

10 - In questo dì si compisce l’additione de Monti di San Bernardo per scuti 300.000. Essi Monti e quelli di San Giovanni Battista sono di valore un millione e mezzo.

11 - Li 27 marzo muore Bernardo Clavarezza dell’ordine de Senatori perpetui.

12 - Il Senato decreta che si facci la fera in Sestri di Levante sendo terminato il tempo di farla a Massa. Elegge tre cittadini per acconciare le cose de debitori in detta fera stante il decreto del Re Cattolico. Essi furono: Ottavio Saoli, Giacobo Saluzzo, et ... [5]

13 - Luca Giustiniano il maggio Ambasciatore per compimento al Duca di Mantova.

14 - Bartomelino Sartore, capo bandito genovese e colonello del Duca di Savoia, di nascosto si accorda alla Republica per opera del Signor Gio Luca Spinola. Conduce seco 130 compagni. Nel principio di giugno prende il giuramento della fedeltà. È dal Senato mandato colonello di 1.000 fanti nella Riviera di Ponente per sua diffesa in caso di bisogno con salario di £. 250 il mese et a suo figlio £. 40. Ne fu assai presto rivocato mancando il sospetto dell’armi nemiche.

15 - Nello stesso tempo il Gran Consiglio ascrive nella nobiltà il Prencipe di Satriano per meriti dell’aiuto dato alla Patria nelle turbullenze (114 v.) della guerra.

16 - Li 8 detto Gio Luca Chiavari, Ambasciatore Residente in Roma appresso il Pontefice per la Republica, di ritorno in Genova ricchiamato.

17 - Li 10 giunge in Genova il Prencipe Doria venendo di Milano colla sua nuova sposa Polissena Maria, figlia di Federico Landi Principe di Valditaro. Fu incontrato per gran miglia dalla prima nobiltà et a San Martino di San Pier d’Arena dalle principali dame e da 12 gentil’huomini, per ordine publico in sua casa visitato da 2 Senatori et altre tanti Procuratori per compimento.

18 - Lo dì stesso in Genova il Cardinale Spada venendo di Francia passava a Roma, alloggiato nel palaggio di Gio Battista Grimaldo e visitato dal Doge, Coleggi. Rende la visita. Parte li 16.

19 - Li 22 parte da Genova Monsignor ... [6] Tramallo di Portovenere, Vescovo di Geracchi, per la sua investitura di Portogallo.[7]

20 - Circa il fine d’esso mese in Genova per ordine del Senato molti nobili fatti priggioni per havere giuocato sul seminario contro li ordini publichi. Creato il nuovo Doge sono liberati.

21 - Il Publico invia galee nella Corsica contro corsari turchi guidate dal Generale Luca Spinola, con galee di Don Carlo Doria e Gio Andrea suo figlio. Ritornano senza haverli ritrovati.

22 - Nella fine di luglio parte per Napoli il Duca di Bovina stato alla difesa della Patria.

23 - Li 2 agosto in Genova venendo di Spagna con stuolo di galee il Duca di Alburqueque, di passaggio per lo suo nuovo carrico di Viceré di Sicilia. Alloggiato dal Prencipe Doria, parte li 26.[8]

24 - Nella fine di agosto alcuni banditi, il cui capo si nominava [Grattacattini],[9] fan priggione un figlio d’Ottaviano Canevaro, Dottor di leggi, nella sua villa situata appresso li Orfani, il quale assai presto si fugge dalle lor mani.

25 - Li 9 di agosto muore in Genova l’Inquisitore frate Eliseo Massini. Egli è sustituito in quella carrica [da] frate Vincenzo Maculano di Firenzuola.

26 - Li 22 di settembre Luca Spinola, Generale delle galee genovesi, parte con 5 (115 r.) galee per corso. Ritorna la fine di ottobre senza haver fatto preda alcuna.

27 - In questo mese Monsignor Steffano Durazzo, genovese, Clerico della Camera Apostolica, fatto Tesoriere di Santa Chiesa dal Pontefice Urbano per la promotione al cardinalato di Monsignor Vidone.

28 - Cade dal cielo una grandine di forma straordinaria che fa danno di rilievo alla vigna nella Riviera di Levante et in particolare al luogo di Sestri.

29 - Li 22 Franco Lercaro ottenne dall’Imperadore Ferdinando faccoltà di poter vendere alcune portioni del luogo di Carrasco per la persona del q. Paolo Salvago, suo avo, alla Republica per privileggio dato in Vienna.

30 - In questo mese si intende che a San Romolo, di notte, più volte si siano veduti molti lumi d’intorno al monastero de Padri Capuccini. Senza sapersi altro d’essi fu giudicato prodigio.

31 - Il Signor Gio Battista Lomellino q. Agostino fatto Clerico di Camera Apostolica dal Pontefice Urbano per doppie 18.000, vaccando quel clericato per la promotione al cardinalato di Monsignor Alessandro Casarini.[10]

32 - La fera de Santi si fa a Nove.

33 - Li 9 di novembre muore in Genova Donna Zenobia, sorella maggiore del Prencipe Doria. Non hebbe marito. Fu sepelita in Lovano col padre.[11]

34 - Li 24 vien nuova che una galea del Duca di Savoia appresso San Torpete di Provenza habbi preso un liuto genovese, che passava nella Spagna con merci di seta per lo valore di scuti 50.000, sotto il pretesto d’havere frodato il diritto di Villafranca.

35 - Andrea Corso, di cui altre volte si è fatta mentione, erasi ritirato a vivere solo in sua casa in Multedo. Fu una mattina di questo mese ritrovato morto. Lasciò qualche ori di valuta. La sua facoltà fu imbrogliata da Geronimo Carroggio suo parente. Con astutia Giovanni de Franchi, Capitano di Sestri, scuopre di costui inganni. Raccoglie il tutto, ove dispose secondo che ordinava il testatore morto per un suo testamento fatto qualche anni di prima, occultato dal Carroggio contro il quale non mancorono (115 v.) qualche inditii che l’havesse avenenato, perciò in contumacia fu condannato in anni 10 di galea.

36 - In questo mese la Republica licentia un terzo de Spagnuoli governato da Ernando Aledo. Licentiò parimente altre genti fuorché Corsi e Napolitani. Rimette i banditi che havevano le parti, quali havevano servito alla guerra.

37 - Domenico de Marini, Arcivescovo di Genova, creato dal Pontefice Patriarca gerosolimitano.

38 - S’intende che nella Corte del Re Cattolico il Conte di Olivares, privato di quel Re e l’Ambasciatore del Re di Francia si siano discordati fra sé nella capitulatione che si trattavano della pace tra la Republica et il Duca di Savoia. E che perciò l’Ambasciatore francese si fusse partito havendo ne principii di questo anno esse due Corone fatta pace tra di loro lasciando la Republica de fuori.

39 - In Genova si ha sospetto di nuova guerra per lo che si provede la Riviera di Ponente e si crea alcuni capitani genovesi.

40 - Circa la mettà di decembre Steffano Spinola della Rocca, cugnato di Claudio de Marini, che era stato fatto priggione in Genova d’ordine del Senato come colpevole di lesa maestà, è condannato in scuti 4.000 e rellegato per un anno alla Spezia.[12]




1626 * 1628 * inizio pagina


[1] In B segue: “Li 14 [gennaio] s’intende che i Francesi restituiscono al Pontefice le fortezze della Valtellina per l’osservanza della pace fatta tra le due Corone, con patto che valtellinesi paghino ogn’anno a Griggioni doppie 6.000 per viversi liberi dalla soggestion loro”.

[2] Lacuna: Ottavio è d’altra mano.

[3] Manca in B.

[4] Lacuna, ma in B: “giuri”.

[5] Lacuna (anche in BEF).

[6] Lacuna (anche in BEF) ma: Lorenzo.

[7] In B segue: “Li 28 [marzo] Gio Lucca Chiavari fu eletto Doge”.

[8] In B segue: “La fera d’agosto si fa a Sestri di Levante”.

[9] Lacuna, ma in B: “Grattacattini”.

[10] Cesarini.

[11] In B segue: “Li 18 [novembre] il Duca Doria parte per Napoli con sua galera”.

[12] In B segue: “Vien nuova che Vincenzo Gonzaga Duca di Mantova fosse morto. Prende il possesso di quello Stato il Duca di Nivers di Casa Gonzaga. Il Duca Vincenzo sudetto prima di alcune hore della morte diede in moglie la Principessa Maria, sua nipote, al figlio di sudetto Duca di Nivers. More la vigilia di Natale. Filippo IV Re Cattolico ritiene a Genovesi l’essigenze di quanto lor doveva per suo decreto. Aut incert. coment. de Principatibus Italiae cap. de Gen. Reip.”


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