Agostino Schiaffino, Memorie di Genova

1646





(193 r.) Doge 63 Gio Battista Lomellino q. Steffani eletto li 24 luglio.

1 - Passa la posta dell’ascrizione ordinata dalle leggi, né però fu ascritto alcuno de pretendenti.

2 - Il Pontefice Innocenzio, li ... genaro, provede di Vescovo la chiesa di Noli elegendo Monsignor Steffano Martini, nativo del luogo di Arassi.

3 - Li ... dello stesso mese si muore alla residenza della sua chiesa Don Bernardo Pinello, chierico regolare teatino, nobile genovese, Arcivescovo d’Avignone.

4 - Li 3 di febraro i Padri Riformati Agostiniani di San Nicolò di Tolentino, che grand’anni di prima havevano luogo nella piccola chiesa di Santa Maria detta di Castiglione, nel luogo di Sestri della Riviera di Levante, pongono la prima pietra alla fabrica d’una nuova chiesa con suo monastero, facendo questa fonzione alla presenza di Monsignor Giulio Cesare Borria, Vicario Archiepiscopale, che pose essa prima pietra e ciò con (193 v.) facoltà ottenuta dal Pontefice.

5 - Li 7 febraro gionge in Peggi ..., Contestabile di Castiglia,[1] venendo di Spagna con passaggio di galee, passava al suo governo di Milano, carrica confertali dal Re Cattolico. Fu alloggiato da Don Carlo Doria Duca di Tursi. Parte li 16 detto.

6 - Li 20 il Doge e Colegi nel Domo di Genova celebrano il funerale dell’Ambasciatore cattolico. Era il mortorio circondato da 52 torchie. Comparve il Cardinale Arcivescovo mitrato scendendo in chiesa e per la strada dell’altare maggiore si condusse al suo trono ove si vestì l’habbito sacerdotale per celebrar la messa, nel qual mentre comparve il Doge et i Collegi che si fermarono dinanzi il Santissimo per infino che il Cardinale fu per andare all’altare, movendosi in quel punto verso il trono et entrati nel coro salutorono esso Cardinale ponendosi il Doge nel suo trono et i Collegi su cadreghe portatili. Fornita la messa si partì il Cardinale dall’altare e col pluviale per 2 volte circondò il cataletto dandogli l’acqua benedetta et l’incenso e recitata una oratione per il defonto si portò in sacristia. Nel qual fatto, nel passare dinanzi al coro, fu salutato dal Doge e da Colegi.

7 - Li 23 febraro, venendo di Milano, gionse in Peggi il Conte di Vela[da], di viaggio per Spagna lasciando la carrica di quel governo. Fu alloggiato da Don Carlo Doria Duca di Tursi. Parte con passaggio di nave.

8 - Pier Battista Borgo, genovese, dà fuori un libro intitolato De dignitate Genovensis Reipublicae disceptatio[2], intitolato al Doge e Colegi, che si stampò in Genova nel principio di questo anno in foglio.

9 - S’intende che il Pontefice habbi posta sotto l’obbedienza del Generale dell’ordine di San Basilio, del quale ragiona Paolo Morigia nell’origine della religione al capitolo XVI[3], la Congregatione di San Bartolomeo dell’Armeni, per querelle de que religiosi pervenute alle sue orechie, togliendo loro l’autorità di crearsi il loro generale, come usavano di fare. E di questa Congregatione ragiona il Morigia allegato nel Capitolo LVI. Si vidde il breve del Pontefice dato.

10 - Nel principio di marzo dal Publico sono mandate 4 galee contro due (194 r.) navi di corsari turchi che si publicò trovarsi in questi mari e si crede che fossero mosse con verità contro una nave che s’intendeva dover tragitar sale a Finaro. Ritornano doppo alcuni giorni senza havere operato cosa alcuna.

11 - Domenico di Franchi elletto Capitano di Sestri.

12 - L’Arte dei Mersari, che di già haveva introdotte alcune filiuole nel suo monastero di Santa Margarita della Rochetta, venendo a disconcerto col Palazzo, ne le ritoglie conducendole alla casa dei padri loro.

13 - S’intende che Venetiani offerischino alla Republica il titolo di Serenissima, con che ella conceda loro in quest’estate 15 galee armate per valersene contro il Turco, che dalla Republica si risponde che si daranno in quel numero quando alcune non havessero a servire per bisogno publico.

14 - Nella mettà di aprile la Republica manda provigioni di cannoni, monitioni da guerra e viveri nel castello di Savona et in più luoghi soldati pagati per gelosia de Francesi, che sotto scorta del Prencipe Tomaso di Savoia s’intende che callassero a confini e s’intende che dal Re di Francia fosse fatta richiesta de passi per terra e porti di mare. Li 18 detto il Minor Consiglio concede a Francesi porto di mare e passo per terra fuori che il porto di Genova. Ellegge Ambasciatore al Prencipe di Savoia nel suo comparire Gio Battista Serra che si scusa et Ambasciatore al Generale dell’armata francese nel suo comparire Luca Spinola. Lo Spinola compisce con l’uno e l’altro. Li 30 compare l’armata francese et entra nel golfo di Vado. Era composta di 21 navi grosse, 8 pinchi, 12 galee e 62 tartane, con altre. [Col] Prencipe Tomaso in Vado erano genti e cavalli e con parte di essi si imbarca, rimandando i rimanenti indietro. Compisce seco e col generale lo Spinola, che ricevé cortesi trattamenti. Parte poi l’armata navigando verso Levante la mattina di 3 di maggio e s’intese haverne l’assoluto comando il Prencipe Tomaso. Si tiene che havesse 3.000 fanti.

15 - Li 28 aprile il Cardinale Arcivescovo prosegue sua visita ne luoghi de monti sopra.

16 - Li 16 di maggio era in Genova Monsignor Steffano Martini, Vescovo di Noli, che passava alla ressidenza della sua chiesa. Vi gionge li 18 detto.

17 - Li 22 il Prencipe di Valdetaro dona corpi di Santi Martiri alla chiesa dello Spirito Santo, (194 v.) monastero di monache vicino la Porta di San Tomaso.

18 - Il Cardinale Arcivescovo ritorna in Genova dalla visita della Riviera di Levante li 19 maggio. Li 28 continua essa visita sopra la Bochetta di là da monti.

19 - Lo primo giugno in Genova dal Publico si pone mano alla nuova strada che comincia da San Domenico e terminerà per retta linea a Santo Steffano.

20 - Li 9 detto i Padri Teatini con la famiglia Pallavicina in Genova, per la chiesa di San Pancratio, per escluderne i Padri di San Filippo Neri, per privileggio dalli antichi monaci di San Siro che vietava che Ordini mendicanti non potessero havere luogo vicino ad essa chiesa per certo spazio di sito determinato, per ordine del Senato a favore di essi Padri di San Filippo, stante non esser loro regolari mendicanti, accennano perciò i Padri Teatini di haverne ricorso a Roma et il Senato fa loro intendere che se ne astenghino altrimente ne prenderebbe espediente nel modo che feccero Venetiani con Padri Giesuiti.

21 - Li 20 compare in Genova, venendo di Spagna con passaggio di galea, il Conte d’Ognatte, che passava a Roma Ambasciatore ressidente per lo Re Cattolico. Fu allogiato dal Duca di Tursi. Parte li 27.

22 - Li 24 compare in Genova il Cardinale Triulzio per trattare col Conte Ognate. Fu allogiato dal Prencipe Doria. Parte per Milano li 27.

23 - Li ... di luglio compare in Genova Donna Anna Barberina di passaggio per Francia. Fu allogiata da ... Parte li 8 luglio con una galea concessale dal Publico per condursi da Tadeo suo marito.

24 - Li 10 compare in Genova l’Armirante di Castiglia colla moglie. Veniva di Milano e passava nella Spagna. Fu allogiato nel palazzo del Duca di Tursi. Parte li 29 agosto.

25 - Li 22 di luglio il Doge Luca Giustiniano, compiuto il suo tempo, lascia il Palazzo Publico e si ritira a sua casa privata.

26 - Li 24 di luglio fu eletto Doge Gio Battista Lomellino q. Steffano, numero 63.

27 - Lo stesso dì gionse in Genova Don Antonio Briceno Ronquiglio, nuovo Ambasciatore ressidente del Re Cattolico.

28 - La Republica concede passaporto a cavalli e fanti francesi nel passare i cavalli (195 r.) da Erbitelli per terra verso Piemonte et i fanti da sbarcarsi ad Oneglia da passare anch’essi in Piemonte per li Stati del suo Dominio. Novellari di Genova di 4 agosto.

29 - Haveva fatto decreto che i Dogi nuovamente elletti per lo termine di tre mesi si dovessero coronare.

30 - Nella mettà di quest’anno Federico de Federici dell’ordine de Senatori, dà in Genova alla stampa un libro da lui composto intitolato Trattato della famiglia Fiesca[4], impresso in foglio.

31 - Li 8 agosto parte dal porto di Genova Gio Giorgio Giustiniano, Comissario di 9 galee genovesi in traccia de Turchi corsari, le dette galee parte armate di remieri volontarii e parte di huomini da cattena.

32 - Li 16 detto, nel monastero di San Bartolomeo delli Harmeni segue rumore tra due di que religiosi, uno de quali restò morto.

33 - Li 13 agosto muore alla sua chiesa di Massara nella Sicilia il Cardinale Gio Domenico Spinola.

34 - Fu assignata al Cardinale Arcivescovo dal suo Vicario una poca quantità di ceneri di San Giovanni Battista e statele consignate da persona di Carlo Doria Duca di Tursi, innominata, mosso da stimolo di conscienza perché fossero riposte co’ le altre, affermando che per lo tempo che le tenne appresso di sé, la sua casa sempre pattì travagli, né mai hebbe fortuna propitia. E ne fu formata scrittura in Atti di Gio Antonio d’Andrea, Notaro della Compagnia del Santo.

35 - Li 29 agosto con passaggio di galee passa per Spagna Donna Vittoria, figlia di Don Carlo Doria Duca di Tursi, per condursi al suo nuovo sposo il Marchese della Puebla e seco Don Giovannetino suo fratello.

36 - Li 8 settembre compare in Genova Anton Giulio Brignole, Ambasciatore deposto al Re di Spagna, con passaggio di galee che fu seguita da due galee turchesche e corse grave pericolo di restar lor preda.

37 - Li 23 comparve in Genova il Cardinale Teodoro Triulzio. Veniva di Milano. Fu ospitato dal Prencipe Doria. Parte li 29 con una galea di Firenze per condursi a Napoli.

38 - Armata di mare francese imbarca genti da guerra ad Oneglia. Li 27 fu veduta in questi mari, numerosa di 50 vascelli d’alto bordo, compresi 7 di Portogallo e 8 da fuoco, 15 galee et 80 tra polacche e tartane.

39 - (195 v.) Li 26 settembre ritorna in porto Gio Giorgio Giustiniano, conduttiere delle galee della Republica, con 6 galee de remieri volontarii benissimo sodisfatti del suo commando. Et nella settimana stessa comparvero le altre 3 che erano passate a Livorno.

40 - Li 29, 15 galee francesi e 80 vele et alcune navi per lo tristo tempo s’erano ritirate nel porto di Vado. Con bon vento si pongono in camino verso Levante.

41 - Li 12 il Publico in Genova fa a basso de Monti di San Bernardo e San Giovanni Battista a tre per cento, sendo di prima a tre e mezzo.

42 - Missione de Padri Capucini per lo Regno di Congo notata nell’anno riesce vana perché, sendosi que Padri partiti da porto del Re Cattolico et approdato il legno che li conduceva in porto del Re di Portogallo, impedì quel Re il lor passaggio onde si ritornarono i Padri adietro.

43 - Li 25 di ottobre i Padri di Francesco di Paola celebrano il loro capitolo generale nel monastero di Giesù Maria di Fassolo, nel quale elleggono per loro capo il Padre Fra Tomaso Mugnes, spagnuolo.

44 - Li 12 di novembre ... del Re di Francia entra nel porto di Genova con 15 galee francesi ritornando dall’impresa di Portolongone. Passava a Marsiglia. È fatto visitare dal Publico et il dì seguente rende la visita al Doge et al Senato. È banchetato da Giovannetino Giustiniano. Parte li 14.

45 - Li 13 novembre il Contestabile Governator di Milano in Pontedecimo di Polcevera si abocca col’Ambasciatore cattolico ressidente in Genova e col Marchese Spinola, né s’intese per qual effetto, sendo essi da lui chiamati collà.

46 - Nel mese di novembre un certo Pisa, che con un suo fratello haveva in Genova commesso certo delitto per lo quale il fratello fu posto in galea, venendo di Roma, ove si era messo in abito di prete, hebbe ardire con suo padre di ricorere al Senato per la gratia del fratello, con che in pena della sua temerità fu dal Magistrato delle Galee fatto poner in galea et per questo fatto il Cardinale Arcivescovo scomunicò esso Magistrato et essendo uno d’esso Magistrato Luca Spinola, nel trattar col Cardinale d’altra pratica, fu da questo avertito d’esser scomunicato et impetrò la sospensione della scommunica per tre mesi. Inteso ciò i Colleggi il fanno chiamare e rispondere ... alla lor presenza da un canceliere, senza voler che rispondesse in ...

47 - (196 r.) Li 27 gionge in Genova venendo di Napoli il Marchese Santa Croce genero del Duca di Tursi. Passava nella Spagna.

48 - Il primo di decembre fu il Doge coronato nella sala del Pallaggio Publico, nel qual fatto recitò l’oratione il Signor Paolo Spinola q. Gregorio, havendo di prima nel Domo ricevute le solite cerimonie dal Cardinale Arcivescovo. Il dì seguente nella Catredale li recita l’oratione il Padre Antinori, Teatino.

49 - Il Prencipe di Monaco Onorato Grimaldo col Marchese suo figlio passano alla Corte di Francia nel principio di novembre.

50 - Il Senato elegge suo Agente in Roma Cattaneo de Cattanei, nobile genovese.

51 - Il Papa concede l’Abbazia di Santa Maria di Taglieto, vacata per morte del Cardinale Gio Domenico Spinola, a Monsignor Lorenzo Raggi, Tesoriere di Santa Chiesa, con rivalsa di scuti 300 per pensione.

52 - Coleggi per publica grida prohibiscono una forma inventata di nuovo di coltello con punta sotto gravi pene. Li 3 ottobre valutano per publica grida le monete da spendersi. Li 13 di novembre publicano grida per reali di Spagna.

53 - Si dà fine nell’uscire di quest’anno al fonte di marmo fabricato dal Publico nel Ponte Reale.




1645 * 1647 * inizio pagina


[1] Bernardino Fernàndez Velasco.

[2] Pietro Battista Borgo, De dignitate Genuensis Reipublicae disceptatio, Genova, Farroni, 1646.

[3] Paolo Morigi, Historia dell’origine di tutte le religioni che sin ad hora sono state al mondo, Venezia, 1569.

[4] Della famiglia Fiesca. Trattato dell’Ecc.mo Signor Federico Federici, Genova, 1646.


Agostino Schiaffino

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