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L’opera di Agostino Schiaffino è ben nota agli studiosi, ma non esiste a tutt’oggi alcuna edizione a stampa dei suoi lavori e sono scarne le notizie sulla tradizione dei testi e sulla vicenda umana del loro autore. Questo volume vuole rimediare in parte a questa lacuna con la pubblicazione delle Memorie di Genova, che è uno dei testi più consultati, ma anche, per la sua incompletezza, dei meno facili da interpretare tra quelli lasciati dallo Schiaffino e che per la ricchezza di rimandi costituisce una sorta di grande repertorio della società genovese tra il terzo e il quinto decennio del Seicento.
Delle Memorie di Genova ho censito sei copie manoscritte che indico con le lettere da A a F: due sono conservate presso la Civica Biblioteca Berio, due presso la Biblioteca Universitaria e due presso l’Archivio Storico del Comune di Genova. In quattro di queste (una delle quali verosimilmente autografa) il testo copre il periodo 1516-1636; nelle altre due copre il periodo 1516-1647. I miei testimoni sono:

A: BCB, ms. B.VI.5.20. Cartaceo del secolo XVII, mm. 340 x 230, cc. V + 203. Legatura pergamenacea del XVIII secolo. Sul dorso targhetta in pelle con scritta in oro 1611-1647 Doge Giustiniano - Memorie di varie cose. Proviene dalla donazione Gian Carlo Ageno ed era appartenuto in origine a Carlo Cuneo. [1] Lo stato di conservazione è complessivamente buono. In alcune carte l’inchiostro è scolorito. La numerazione delle carte è originale. Sulla terza carta il titolo: Memorie di varie cose di Genova occorse dall’anno 1516 sino all’anno 1647. Con le notizie del fu Ill.mo Alessandro Giustiniano ad uso dell’avvocato Carlo Cuneo. Contiene (sino a c. 71) le Memorie del Serenissimo Alessandro Giustiniano dal 1611 à 6 aprile sino al 1623. Seguono 3 cc. bianche e alle cc. 75-199 le Memorie di varie cose di Genova occorse dall’anno 1516 sino all’anno 1647. Segue l’indice (cc. 200-203) diviso in parte prima (Giustiniani) e seconda (Memorie di varie cose).

B: BCB, ms. B.IV.5.15. Cartaceo del secolo XVII, mm. 334 x 218, carte II, 140. Legatura pergamenacea del secolo XVIII, guasta, margini raffilati, un foglio di guardia al principio e alla fine. Sul retro del primo foglio di guardia, scritto a mano: Carlo Giuseppe Vespasiano Berio. All’interno del piatto anteriore la scritta Ex libris C. J. V. Berio. Stato di conservazione discreto. Anonimo, porta il titolo: Compendiose memorie di Genova dall’anno 1516 fino al 1636. Termina nel settembre del 1636 con la seguente notizia: “Il Senato ordina alle militie scelte nelle valli vicine che sentendo di notte un tiro corrino armate alle mura della Città per far prova della loro prontezza. Fu sparata. Vi corrono a furia senza distintione con molta lor lode la notte de’ 12”.[2]

C: BUG, ms. B.V.33. Cartaceo del secolo XVII, mm. 315 x 220, cc. nn. 171 più cc. nn. 14 scritte da mani diverse. Legatura in pergamena. Stato di conservazione scadente. Alcune pagine macchiate. Contiene: 1 - Schiaffino Agostino, Ordine frati Carmelitani, Cronaca breve del Monastero di Santa Maria di Monte Uliveto di Multedo, Diocesi Genovese, della Osservanza Primitiva dell’ordine carmelitano e successi seguiti nel Dominio Genovese. 2 - Bovone Pier Girolamo, Ordine frati Carmelitani, Notizie spettanti al Convento di Monte Uliveto scritte l’anno 1754 dal P.re Priore Pier Girolamo Bovone, ricavate dal padre Schiaffino in un libro scritto da esso, incominciando dall’anno 1516.[3] Seguono undici pagine bianche. 3 - Note di cronaca conventuale, in ordine cronologico sparso dal 1330 al 1744. Si tratta di sole tre carte. 4 - Petizione ai Collegi del Governo di Genova, s.d., in latino. 5 - Atti legali 16 febbraio 1609, 20 dicembre 1622, in latino. I punti 2, 3, 4 e 5 occupano le 14 carte finali del manoscritto. Nella Cronaca breve le notizie relative a Genova sono sulla colonna di destra (intestata: Repubblica) quelle riguardanti Monte Oliveto sulla colonna di sinistra (intestata: Monastero). A differenza del ms. B, dove il testo delle Memorie termina col settembre 1636, la Cronaca breve prosegue sino al dicembre di quell’anno, ma, per quest’ultimo trimestre, la grafia è diversa dal resto.[4] Seguono due carte con notizie del 1637 e del 1638 [5] scritte da altre due mani.

D: ASCG, Fondo Brignole Sale, ms. 109.D.7. Cartaceo dei secoli XVII-XVIII, mm 305 x 210 La prima carta, non numerata, porta il titolo: Compendiose memorie di Genova dal 1516 al 1636, cc. 138 numerate originariamente a penna. Il testo termina nello stesso punto di B. Rilegatura del XIX secolo in mezza pelle, guasta. Sul dorso, in oro, Storia di Genova 1616 [sic!]-1636. Ampie macchie di umidità nell’angolo superiore sinistro con perdita di molte parole. La grafia è chiara, lo stato di conservazione non buono e alcune carte sono scucite.

E: ASCG, Fondo Brignole Sale, ms. 110 bis E.35. Cartaceo del XVII secolo con aggiunte posteriori, formato mm. 310 x 270, pp. 336 più 2 cc. nn. Rilegatura del secolo XIX in mezza pelle. Sul dorso in oro: Ag. Schiaffino - Cronologia di Genova 1516-1647. Sulla prima pagina, sopra la prima riga del testo, è indicata la provenienza: Ad uso di Gio Battista M.ro Rocca.

F: BUG., ms. B.VI.10. Cartaceo probabilmente del XVII secolo, mm. 310 x 220, cc. 119 nn. Legatura in mezza pelle del XIX secolo. Stato di conservazione buono. Sul dorso in oro: Storia di Genova 1616-1636. Sempre sul dorso la dicitura: 1516-1636 - Appunti. Sulla prima carta annotazione recente: Le note stesse che questo volume contiene possono leggersi nel codice B.V.33 del Monastero di Monte Oliveto (ms.C.). Il testo termina nel medesimo punto di B e D.

[1] Gian Carlo Ageno, nato a Genova nel 1852, passò gran parte della sua vita a Bordighera, dove morì nel 1947. Avvocato letterato e filologo, si occupò in particolare dei problemi dell’ortografia e della fonetica nel dialetto genovese. Cfr. Dizionario biografico dei liguri, vol. I, Genova, Consulta ligure, 1992, p. 60. Carlo Cuneo, intellettuale del primo Ottocento, scrisse svariate memorie e raccolse nella sua biblioteca una grande quantità di documenti storici. Si veda BCB, ms. XIV.3.1, Memoriale di cose accadute in più parti dell’Europa scritte diffusamente da Carlo Cuneo q. Lorenzo, amante di cronologia, che contiene una serie di studi concernenti il rapporto tra Napoleone Buonaparte e il papa Pio VII.

[3] Pier Gerolamo Bovone fu parroco e priore a Monte Oliveto dal 1745 al 1764, tentò di riprendere senza successo la storia del monastero rimasta interrotta ai tempi di padre Schiaffino. Nel 1747, durante il suo priorato, fu costretto ad abbandonare il monastero per alcuni mesi a seguito dell’invasione austriaca, che provocò danni a Monte Oliveto con la perdita di gran parte dell’archivio parrocchiale. Cfr. L. Montaldo, Quattro secoli, p. 20.

[4] Per gli ultimi mesi del 1636, raffrontato con A (il manoscritto che qui viene edito), C si comporta nel seguente modo: dopo la notizia 53 (“Li 12 il Senato ordina alle militie...”) colloca: “S’intende che nel principio di questo mese d’agosto...” e poi prosegue con: “Alcuni mesi di prima il Publico...”, “Nella fine agosto s’intende...”, “Sestrini han danno di 200 barili...” , che occupano entrambe le colonne del manoscritto. Dalla notizia 62 (“Li 27 sono in Genova ascritti nella Nobiltà...”) ricomincia la cronaca in parallelo che prosegue sino alla notizia 70 (“Notte del primo di novembre...”). Dalla 71 (“Li 2 novembre comparve...”) in poi le notizie della colonna “Repubblica” occupano nuovamente l’intero spazio della carta.

[5] Si tratta delle notizie in Memorie di Genova, 1637, 18 (“Li 22 di febraro i Padri dell’Annonciata...”) e sgg., 80 (“S’erano ritrovati in San Giorgio...”) e sgg.; 1638, 1( “La posta dell’ascritione ordinata dalle leggi...”) e sgg.