Agostino Schiaffino, Memorie di Genova

1641





(172 r.) Doge 60 Gio Agostino de Marini, eletto li 14 d’agosto, muore Doge nel 1642 li 19 di giugno.

1 - Nel principio di quest’anno e nel fine dell’antecedente i Padri della Congregatione di San Bartolomeo delli Armeni nel convento di Genova elleggono loro Generale il Padre Fra Paulo Costa, genovese.

2 - Li 8 di genaro in Genova, nella chiesa di San Domenico, si dà sepoltura al colonello de Tedeschi che fu condotto colla pompa solita alla sepoltura, morto li 5, Adriano Sutticheusen.

3 - La posta dell’ascritione proposta per ordine delle leggi in Genova non passa.

4 - La sera de 25 gionge in Peggi Maria Principezza di Savoia, figlia del Duca Carlo Emanuelle, non maritata, veniva da Verce luogo del Piemonte per passare a Nizza. Fu allogiata nel palaggio del Prencipe Doria. Questa Principessa incognita, insieme con Don Felice, suo fratello naturale, fu in Genova. Vidde la città e visitò nel Carigniano il monastero delle monache capuccine. L’ultimo di genaro gionge in Peggi con passaggio di galee il Prencipe Tomaso di Savoia, venuto di Nizza ad incontrare la Principessa sua sorella. Il primo di febraro parte di Peggi con passaggio di galea in continuatione del suo viaggio la Principessa Maria sudetta. Li 2 il Prencipe Tomaso sudetto parte per Lombardia.

5 - Li 10, domenica grassa, gionge in Genova il Marchese di Leganes, Governatore di Milano, sendo di passagio per la Corte di Spagna. Fu allogiato dalla Signora Marchesa Spinola sua cugnata e pochi dì prima era passato a Milano a reggere quella carica pro interim l’Ambasciator cattolico Residente in Genova.

6 - Nel principio di quest’anno, per ordine del Cardinale Durazzo Arcivescovo di Genova, per sei continui mesi in ogni chiesa si doveva vicendevolmente porre le 40 hore con pregar Iddio per li bisogni di Santa Chiesa e per lo felice stato della Republica e per così per altri 6 mesi seguenti di quest’anno. Editto in stampa.

7 - La Republica compra il feudo di Capo Corso ne l’isola di Corsica da Paolo Gentile per la somma di scuti 20.000.

8 - Li 20 febraro muore in Sestri Battista Rosso q. Iuliani, mio amico di vero affetto e grand’amico del monastero.

9 - Li 21 il Marchese di Leganes, Governator di Milano, di Genova parte per Spagna (172 v.) insieme col Marchese di Castagneda. La Republica concede loro due galee.

10 - Li 20 il Duchino di Avigliana, nipote di Don Carlo Doria Duca di Tursi, nuovo quinto Re [1] di Sardignia passa alla sua carica con una galea del Granduca di Toscana.

11 - Benedetto Viale elletto Governatore della Corsica.

12 - Ne principii di febraro per ordine publico in Genova si cominciò a demolire l’antica torre della Darsina. Si demolisce parimente la fortezza di Porto Mauritio come di poco utile e di gran spesa.

13 - Ne principii di marzo si riformano per ordine publico le compagnie delle militie scelte per le Riviere.

14 - Li 15 gionge in Genova per vedere la città con passaggio di terra Mattia de Medici, fratello del Granduca di Toscana. Fu allogiato al Carmine incognito da Francesco Maria Spinola del Signor Gio Nicolò. Parte con passaggio di galee toschane per Livorno li 26 detto.

15 - In questo mese fu eletto Capitano di Sestri Giacomo Filippo Durazzo.

16 - Li 26 di marzo con una galea della Republica gionge in Genova Monsignor Geronimo Grimaldo, genovese, che passava Nontio del Pontefice al Re di Francia. Li 4 d’aprile, la sera, passa a Peggi e dorme la notte nel pallaggio del Signor Bartolomeo Lomellino. E la mattina de 5 parte per terra in proseguimento del suo viaggio.

17 - Li 7, domenica, in Genova si publica un giubileo generale concesso dal Pontefice sotto li 18 di marzo, per implorare il Divino aiuto ne presenti bisogni di Santa Chiesa, da durare per tre mesi.

18 - La sera de 30 marzo, vigilia di Pasqua di Ressuretione, il Signor Leonardo Spinola Francavilla fu ferito con un stiletto da un assassino mandatario de Guaschi suoi nemici, non male di rilievo. L’assassino fu preso et impicato.

19 - Il Signor Tomaso Raggio, dimorante in Roma, ne principii d’aprile sfida in duello il Signor Felice Pallavicino suo nemico che si ritrovava al suo luogo della Cabella, con cartello in stampa, che in Genova di notte tempo fu affisso nella Piazza de Banchi et in altri luoghi publici, chiamandolo in certo luogo di confine del Dominio fiorentino.

20 - (173 r.) Li 16 d’aprile vien nuova certa che alcune galee francesi habbino prese le due galee del Signor Silvestro Grimaldo dello stuolo cattolico di Genova nel porto di Portovenere.

21 - Doppo la festa di Pasqua di Ressuretione, i Padri dell’ordine appostolino celebrano il lor capitolo generale nel monastero in Genova di San Rocco elleggendo Generale Fra ... Bo, genovese.

22 - Doppo Pasqua di Ressuretione in Roma, i Padri Carmelitani Scalzi della Congregatione di Sant’Elia nel lor capitolo generale ellegono per lor capo il Padre Domenico Rivarola, genovese. Novellari.

23 - In quest’anno, nella processione generale di San Giovanni Battista che si fa in Genova la Domenica in Albis, s’introdusse nuova forma propria di preces con orationi particolari che si vidde in stampa e si doverà continuare.

24 - Doppo la solennità di Pasqua di Ressuretione, i Padri della Congregatione di Somascha fano il loro capitolo generale in Genova creando loro capo il Padre Don Ambrosio Varese, milanese. Novellari di Roma di 4 maggio.

25 - La sera de 13 maggio parte di Genova con galea il Contestabile di Castiglia, nuovo Viceré di Sicilia, per la sua caricha. Era comparso alcuni giorni di prima e fu allogiato da Don Carlo Doria Duca di Tursi.

26 - I ferandi, per la fera del presente mese, non solo genovesi ma d’altre nationi, si congregaranno in Piacenza. Et essendo elletto il console al solito genovese, quel Duca in due volte pretese che alla sua presenza si stesse col capo scoperto, ellegendosi ciò fare lui ancora di non coprirsi, di che avisato il console la seconda volta si coprì con qualche ressentimento di poche parole d’esso Duca che lasciò il console passar per alto. Pretese parimente esso Duca che con titolo di Presidente il Governator della città assistesse alla fiera. Il che non volle il Console né i contratanti genovesi consentire. Si partirono dando a Nuove compimento alla fiera, con avisare i contratanti forastieri che sarebbero pronti a convenire nel luogo che essi ellegessero purché non fosse nel Dominio di quel Duca.

27 - Il Pontefice Urbano VIII, sotto li 6 maggio di quest’anno, concede indulgenza plenaria per 7 anni venturi all’Oratorio de Santi Nazaro e Celso per lo giorno della sua festa.

28 - (173 v.) La festa dell’Ascensione del Signore il Preposito della Catredale di Genova et il Cannonico Beriso nella sacristia d’essa chiesa si discordano insieme. Vengono a parole ingiuriose et a legier fatto di mano. Il Vicario forma contro di loro processo, manda numero di birri nelle lor case per farli prigioni. Rompono le porte, né li ritrovano. Capitolo de Cannonici pretende che non possa fare quella causa senza l’assistenza di due di loro. Cominciano seco lite per questo.

29 - Vien nuova certa che sii morto il Marmararo di Levanto, rinegato Re di Tunesi.

30 - Ne principii di giugno il Palazzo publica bando di vita con grossa taglia alcuni Guaschi che con loro genti nella Langhe facevano danni alla strada di rilievo, sendo insieme in grosso numero a cavallo. Erano costoro li nemici di Leonardo Spinola Francavilla. Li si manda contro un Commissario, che fu Gio Ambrosio Fiesco, con 300 Corsi et a mezzo giugno s’intendeva che il danno fatto da loro a Genova ascendesse a passa scuti 50.000. Giuseppe Carlo, Gio Antonio Paolino.

31 - Nella mettà d’esso mese Allessandro ..., capitano d’una nave inglese nel porto di Genova, accordato con Allessandro ..., mercadante di quella natione di gran credito, riceve merci che Allessandro comprava da mercadanti genovesi senza pagarne il prezzo. Insieme con esso, di notte tempo fa vela e si ferma in alto mare a qualche miglio movendo prestito d’accordio a creditori. Né si agiusta prestito alcuno. Si crede che desse di danno alla Piazza de Banchi d’oltre scuti 80.000.

32 - Il Cardinale Durazzo, Arcivescovo di Genova, li 16 di genaro del 1639 per suo decreto haveva ordinato il modo dell’osservanza delle feste che si publicò in Genova e sua Diocesi. Il giugno di quest’anno si vidde in stampa.

33 - Leonardo Spinola detto di Francavilla, considerando di non potersi godere in pace quel feudo per la nemistà che haveva co’ li Guaschi, il vende a Filippo Spinola Conte di Tassarolo per lo prezzo di £. 180.000 in quest’anno. Nella mettà di marzo non ha effetto.

34 - Li 16 di giugno Constantino Doria dell’ordine senatorio, eletto nuovo Ambasciatore ressidente appresso il Re Cattolico, parte di Genova con due galee della Republica, sopra una delle quali s’imbarcò Don Prospero Colonna, fratello del Contestabile.

35 - Nel mese di maggio per ordine del Senato fu portato a Genova un dito creduto (174 r.) di San Giovanni Battista, che serbava appresso di sé un padrone Constanzo Nivelone, figlio di Francesco, di terra di San Romolo e restò in suo potere nella perdita di sua barca venendo di Barcellona, che per fortuna di mare si ruppe sopra il luogo del Cervo salvandosi le persone, tra quali erano 4 armeni, uno de quali haveva questa reliquia che dal padrone sudetto li fu traffugata. Fu in Genova d’ordine publico riposto nell’arca dove si custodisce il cattino nella sacristia del Domo.

36 - Li 4 di luglio muore di morte naturale, nel carcere della Torre del Palaggio Publico, Bartomelino Sartore confinatovi a vita.

37 - Detto dì Luca Spinola q. ..., con una galea, la capitana della Republica, conduce una sua figlia, Aurelia, di fresco per procura ammogliata al primogenito del Prencipe di Monaco, al suo sposo Marchese di Campegna.

38 - Li 22 di aprile, nel luogo di Santa Margarita di Capo di Monte, i Padri dell’ordine de Capuccini celebrano la translatione de 4 corpi de Santi che ripongono nella lor chiesa dedicata a San Francesco. Li portò di Sardignia il Padre Fra Lorenzo ... da Genova, Provinciale e Visitator Generale. I lor nomi sono: Santi Teopente, Leone, Zozimo et Attanasio Martiri. Non sono intieri e con altri si ritrovarono nelle reliquie dell’antica chiesa de San Lucifero de Cagliari. Santi di questo nome 4. Vedi Martirologgio romano sotto li 3 di genaro.

39 - Il mese di giugno Andrea Celle donnò alla chiesa di Santa Maria dell’Orto di Chiavari de Padri Carmelitani Scalzi il corpo di San Valentino prete Martire, che fu estratto di Roma colli corpi de Santi Martiri Pantaleo et altri che si conservano nella chiesa di San Bartolomeo delli Armeni di Genova.

40 - Il Preposito della Catredale, per la causa notata di sopra, passa a Bologna dal Cardinale Arcivescovo. Gli dà conto del seguito tra esso et il Cannonico Beriso e de termini usati da Monsignor Vicario. Et il Cardinale ordina che si estingua ogni memoria del passato e si levino li orriginali della causa di Curia. Ritorna ne principii di luglio.

41 - Li 6 luglio la Cattredale di Genova resta interdetta per esser stato in essa ucciso di archibugiata Gio Battista Ponte, che era Protonotario Apostolico et andava in abito. Fu ribenedetta li 13 detto da Monsignor Vescovo di Savona.

42 - Il Publico in Genova leva la cabella della macina del grano da cominciarsi al (174 v.) maggio dell’anno 1642.

43 - Principii di luglio: il Senato passa di mandare soprastanti asperti nel mestiere delle armi nella Corsica per instruire quei popoli.

44 - La Republica concede al Signor Gio Battista Grimaldo q. Jo Jacobi, detto Grimaldone, una galea, nel modo che haveva per avanti concesse le due, perché l’armasse a sue spese de remieri volontarii e si profitasse.

45 - Li 28 luglio, sul cader del dì, il Doge Gio Battista Durazzo, havendo compita la carica de suoi due anni, si condusse a sua casa privata lasciando il Pallaggio Publico nella cui dignità li sucesse Gio Agostino de Marini.

46 - La fera de cambii ne principii d’agosto si fecce a Nuove.

47 - Ne principii dello stesso mese muore in Genova il Capitan Rodino, scopritore nel 1628 della congiura ordita contra la nobiltà.

48 - Li 15 luglio Geronimo Barilaro di Sestri di Ponente, huomo volgare che nella pratica della fabrica del nuovo muolo con altri diede al Publico un dissegno col suo parere che fu stimato ingegno, se ben di troppa spesa, presentò al Magistrato de Padri del Commune un dissegno di spacciare le due Darsine e tutt’il contenuto del porto fra i ponti della città facile e di legier spesa, giudicato riuscibile.

49 - Novellari 3 agosto di Roma. Nella fine di luglio muore in Roma Monsignor Corsino, Chierico di Camera e fu sostituito a quella carica [da] Monsignor Vincenzo Costaguti, nobile genovese, regente di cancellaria.

50 - Li 14 agosto fu elletto Doge Agostino de Marini. Il Publico in Genova haveva compro il luogo di Capo Corso nell’isola de Corsica da Paolo Gentile per scuti 27.000.

51 - Li 15 settembre, domenica, la chiesa di San Steffano in Genova fa solenne processione per l’inventione del corpo di Sant’Ampeggi, che obliato in essa chiesa per longhezza di tempo si era ritrovato per avanti.

52 - Li 13 settembre nella villa di Terarba fu di giorno fatto prigione da gente incognita e condotto via senza sapersi dove Gio Battista Tassorello, di proffessione seatero, ricco di sostanze, con fine di cavarne grosso riscatto di moneta, chiedendone per mezzo di lettera orba doppie 5.000. Né mancò il Palazzo di far fare le necessarie dilligenze per riscoprire questa rapina.

53 - (175 r.) Circa la fine di settembre il Capitano Rusticone corso, con sua compagnia mandato da Cavalier Gentile Comissario della Republica contro banditi, in traccia d’essi banditi, tra Capriata e luoghi vicini del Monferrato, fu assalito da una compagnia di corazze dell’esercito di Spagna e fu ucciso con alcuni de suoi et altri fatti prigioni furono condotti in Allessandria.

54 - La Republica haveva ottenuto dall’Imperatore titolo di Serenissima nel modo che trattava la Republica venetiana. Di Novellari di Roma, 5 ottobre. Novellari 4 maggio: essa Republica li dona 100.000 talari. Li dà questo titolo.

55 - Ne principii di quest’anno Pier Battista Borgo, genovese, diede fuori per mezzo della stampa in Roma un libro intitolato De dominio Serenissimae Genuensis Reipublicae in mari ligustico,[2] che dedicò al Doge e Senato e Procuratori della Genovese Republica, da quali per privileggio fu ammesso nel Coleggio de Dottori di Genova. Li fu pagata la spesa fatta nella stampa d’esso libro e li furono donate le copie perché si profitasse del prezzo d’esse.

56 - Circa la fine di settembre il Vicario Archiepiscopale chiama a sé i Priori de Regolari di Genova e publica loro d’ordine di Roma un decreto della Sacra Congregatione dell’Inquisitione, dato il primo d’agosto di quest’anno, per lo quale proibisce un libro intitolato Augustinus, scritto da Cornelio Iansenio, che fu Vescovo di Apriche, che trattava de auxiliis et altri scritti su la stessa matteria, in particolare da Padri della Compagnia di Giesù contro detto Iansenio, che parimente al tutto danno, facendo d’esse opere nominatamente mentione, imponendo sotto gravi pene che niuno ardisca stampar libri su la matteria sudetta senza l’espressa licenza d’essa Congregatione. Atti Gio Battista Badaracco, Cancelliere Archiepiscopale di Genova.

57 - Circa la fine di settembre, per opera di Giacomo Filippo Durazzo, Capitano della Republica di Sestri, passano due Padri Giesuiti in missione in detto luogo e con publiche esortationi accendono quel popolo ad esercitare e frequentare la confessione e communione per far profitto nella devotione. Vi si fermano 8 giorni ritornandosi poscia a Genova. Furono allogiati et spesati dal Capitano sudetto.

58 - Per ordine publico d’intorno alle mure vecchie di Genova apre strada et andito, così di terra come di mare, per comodità delle ronde ordinate per buona custodia della città.

59 - (175 v.) Nella pratica del Tassorello rapito furono in Genova publicate severe gride che proferivano premii di consideratione a scuopritori di tale dellitto e di notte tempo furono mandati bargelli con compagnie de Corsi a far prigione Marc’Antonio Gentile, fratello del Senatore Gio Battista. Fu egli ritrovato a letto nel palazzo del q. suo padre, situato a Marassi, ove stantiava con qualche numero di pistole curte e furono rotte le porte d’esso pallaggio. Furono parimente fatti prigioni alcuni parenti d’esso Tassorello con fine d’intendere se havessero pagati danari et a cui per riscatto d’esso. Era il Gentile in abito di Chierico. Fu rilasciato nella fine di novembre.

60 - S’intende in Genova, nel comminciar della notte, in tre volte distinte da persone incognite, siino stati fermati nell’andarsi a lor case ..., candeliere, Gio Francesco Tasso e Francesco Maria Merello, candeliere e sforzati a comporsi ogn’uno di loro bon numero di doppie sendo huomini facoltosi e che neghino esser ciò seguito per tema che il Fiesco non sforzi loro a manifestare li assassini, onde ricevino da essi maggior danno nelle vite.

61 - Nella fine del mese di luglio muore alla sua chiesa Fra Marco Giustiniano, genovese, Vescovo di Scio, d’ettà d’anni 103.

62 - Monsignor Paulo Fiesco, genovese, Abbate promosso dal Pontefice al Vescovado di Thul, città nelli confini della Lorena, di che gode il Re di Francia. Novellari di Genova, 16 marzo.

63 - L’Imperator per suo decreto concede al Doge titolo di Serenissimo, volendo che con questo titolo fosse chiamato da Regi et altri Prencipi. Novellari di Genova, 26 ottobre 1641.

64 - La Republica proibisce il comercio colli luoghi di Tassarolo e Francavilla per essersi que popoli mostrati partiali de banditi nella fatione seguita tra essi banditi e Corsi. Novellari di 19 ottobre. Dà bando di discolo per la stessa cagione al Signor Filippo Spinola, Conte di Tassarolo et al Signor ... suo fratello.

65 - Li 14 novembre, venendo di Nizza con una galea della Republica, gionge in Genova l’Infanta Maria di Savoia, sorella del Cardinale Mauritio e del Prencipe Tomaso. Passa ad allogiare in San Pier d’Arena nel pallaggio di Luca Grimaldo. Parte poi per ...

66 - Giacinto Carriola, genovese, che fu per un tempo capitano della nave del suo cognome, come che fosse di suo fratello, fu carcerato in Genova per ordine dell’Inquisitori di Stato per causa non penetrata e doppo 6 mesi rilasciato.

67 - (176 r.) Nella città di Savona fu fondato un monastero con sua chiesa dedicata allo Spirito Santo per monache Carmelitane Scalze con moneta di un legato del Signor Giovanettino Spinola.

68 - Nella fine del mese d’ottobre muore in Genova, d’ettà d’anni 75, Andrea Spinola q. Christoffari, che fu Doge della Republica.

69 - Colleggi risolvono di soccorere l’Imperadore di scuti 40.000 d’oro per li bisogni della guerra contro erretici. Novellari Roma, 9 novembre.

70 - Li 22 novembre giongono nel porto di Savona due galee di Genova che ritornavano di Spagna. È con esse il Marchese Don Filippo Spinola et Don Giovanni D’Eresso, nuovo Ambasciatore cattolico ressidente in Genova che si condussero alla città per terra. Da sudetti Signori s’intende che Onorato Grimaldo Prencipe di Monaco habbi consignato il pressidio di quel luogo a Francesi per conventioni et accordi fatti col Re di Francia che si videro scritti a penna e scacciatone Spagnuoli et hebbero a gran ventura questi Signori che le galee sudette non approdassero in quel porto ove al sicuro habbero ritrovato qualche incontro grave. Si vidde il manifesto in stampa di quel Prencipe.

71 - Li 28 detto il Gran Consiglio passa tassa generale in Genova e Riviere di 2 per 100, da scodersi in 6 mesi a chi possiede stabili oltre il valore di 6.000, per compire alli bisogni publichi. Passa l’armamento di 6 nove galee che colle altre armate formeranno un stuolo di 12.

72 - Si provede di genti millitari la città di Vintimiglia che si condussero con galee.

73 - Li 29, con passaggio d’una galea venendo da Monaco, gionge in Genova il Cardinal Triulsio, che alla nuova della risolutione del Prencipe Honorato, suo cugnato, di Milano scese a Genova e passò collà per vedere se fosse più in tempo di riparare quella risolutione.

74 - Ne principii di novembre li Padri Teatini in Genova, nella lor chiesa di San Siro, introducono musica perpetua, havendo in essa fabricato de marmi un bel parco per un organo e perché servi a musici.

75 - Poco prima le feste del Natale del Signore, esce un ordine del Palazzo che la nobiltà et il popolo in Genova si debbano salutare di capello che di subito fu posto ad executione.

76 - (176 v.) Sotto li 16 di settembre il Pontefice crea Cardinale Monsignor Ottaviano Raggio, genovese, Auditore della Camera Apostolica, dandoli titolo di Cardinale Prete di Sant’Agostino. Confere la Tesoreria Generale a Monsignor Gio Battista Lomellino q. Augustini, Chierico della Camera Appostolica, detto dì che lascia la cura della protetione dell’ordine carmelitano appogliatale dal Cardinale Sant’Onofrio.

77 - In Genova si fanno allegrezze per la promotione del Cardinale Raggio.

78 - Lo stuolo delle galee di Napoli del Re Cattolico venendo di Spagna da fiera tempesta di mare è separato, una d’esse galee dà nel porto di Monaco tenendolo amico e da Francesi è presa.

79 - Lorenzo Raggio, genovese, fatto Chierico della Camera Apostolica dal Pontefice Urbano VIII.

80 - La Republica passa d’armare altre sei galee per tener nette le sue marine da corsari francesi che uscendo di Monaco facevano danno a navigli.

81 - Raffaelle della Torre, nobile genovese, Dottor celebre di leggi, in quest’anno diede un grosso libro intitolato Tractatus de Cambis,[3] stampato in Genova in foglio.

82 - Nella chiesa di San Siro di Genova, sopra la porta maggiore all’incontro del coro, si alza la statua di marmo con effigie del naturale del Signor Agostino Pallavicino, alla cui spesa si incrostò di marmi quella faciata, havendovi di sotto, nell’entrar della chiesa, fabricata la sua sepoltura.

83 - Il primo d’ottobre Monsignor Prospero Spinola, Vescovo di Sarzana, deputato della Sacra Congregatione de Riti, in vigore di lettera del Cardinale Pio, decano d’essa Congregatione, data li 10 decembre 1639, comincia in Genova a formar processo per ellucidare se nel luogo ove è sepelita la venerabile Madre Suor Maria Vittoria de Fornari, che fu monaca del monastero detto delle Turchine situato nel Casteletto in Genova, si sia accesi lumi o lampade od appeso tabbelle, né fatti atti di ..., alcuni di veneratione. L’ultimo dello stesso mese si sigilla il processo e si consegna ad Agostino Centurione perché l’invii a Roma alla stessa Sacra Congregatione.




1640 * 1642 * inizio pagina


[1] Viceré.

[2] Petri Battistae Burgi, De dominio Serenissimae Genuensis Reipublicae. in mari ligustico libri II, Roma, Marcianus, 1641.

[3] Raffele della Torre, Tractatus de cambiis, capitoli et ordini delle fere di Besenzone che si fanno al presente nella città di Piacenza, Genova, 1641.


Agostino Schiaffino

Memorie di Genova
(1624-1647)

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