Agostino Schiaffino, Memorie di Genova

1639





(164 v.) Doge 59 Gio Battista Durazzo elletto li 28 di luglio.

1 - Nel principio di quest’anno si trattava in Roma l’accordo tra la Republica et il Prencipe di Monaco che haveva mandato per questo effetto un suo secretario al Senato.

2 - Li 2 genaro giunge in Genova ... Bubali di Cortona, Ambasciatore a (165 r.) Prencipi et in particolare alla Republica del Re di Pollonia per trattare la pratica della prigionia del fratello, fatta da Francesi nella Provenza nell’occasione che di Genova sopra una galea della Republica passava nella Spagna l’anno antecedente del mese d’aprile, havendo pensiero quel Re di impegnare la Republica col Re di Francia per la liberatione d’esso come che fosse condotto da una sua galea, se bene fu fatto prigione in terra. Fu allogiato e spesato dal Publico in casa del Signor Luca Spinola.

3 - Li 10 giunge in Genova venendo di Milano Don Francesco di Melo, nuovo Viceré di Sicilia, che passava alla sua ressidenza. Gli è preparato dal Publico per alloggio il palaggio di Gio Battista Raggio, il riffiuta. Alberga nel palaggio dell’Ambasciatore cattolico. Fu visitato dal Doge e Colleggi. Parte li 18.

4 - La notte de 19 birri entrano in casa dell’Ambasciator cattolico ove fu una biscassa per prendere coloro che vi trovassero de Genovesi. Vengono alle mani con gente di casa. Restano morti 2 d’essi birri et un carroziere dell’Ambasciatore.

5 - La notte de 20 in Multedo, nella sua casa paterna, fu per ordine del Senato da bargielli di Genova, accompagnati da Corsi e milizia scelta di Sestri, fatto prigione Gio Giacomo Pastori, ..., figlio d’esso Gio Battista, condenato dall’Ecclesiastico di Genova come Abbate, che era per certo disordine comesso in Bisagno e per la morte d’un bargello che uccise con arma da fuoco in anni 19 di relegatione et in scuti 500 di condanna. Fu condotto a Genova.

6 - Non passa la posta dell’ascritione.

7 - Li 22 genaro muore nella sua chiesa Monsignor Gio Vincenzo Spinola Vescovo di Brugnato.

8 - Li 25 giunge in Genova con passaggio di galee Luca Giustiniano di ritorno di Spagna ove andò Ambasciatore straordinario al Re Cattolico.

9 - Li 5 detto il Marchese di Leganes, Governatore di Milano, ordina che sia imborzata la Reggia Camera del suo Re di somma di moneta da redditi di Genovesi del Magistrato di San Giorgio per sodisfare al valore d’una tartana di serviggio di quel Re fatta vendere da esso Magistrato, che pretendeva che havesse frodato il datio ne mari genovesi.

10 - L’Ambasciator Giustiniano porta decreto del Re Cattolico che si restituisca (165 v.) da suoi Ministri le navi olandesi prese ne mari di Genova dal Borgia e Marchese del Viso colle mercantie che conducevano e che le vendute fussero riccomperate e rese a padroni loro.

11 - Li 28 genaro i Colegi e Minor Consiglio decretano che, in ordine alli honori regii assonti dalla Republica, nell’avenire il Doge non visiti che li Re e fratelli di Re quando si contentino di cedergli la parte destra e si è rimodernato tutto il cerimoniale vecchio.

12 - Li 11 febraro sono condotti in galea 16 della fatta delli 28 accennati nella fine dell’anno antecedente, condennati dal Consiglio Minore in Genova. Li 12 furono mandati alla galea 11 persone della fatta di sopra.

13 - Li 15 di genaro il Gran Consiglio fa nuovi ordini per legge al mestiere delli osti, tavernari e bettolanti, annullando altri ordini antichi, che si viddero in stampa.

14 - Principio di febraro: si elegge protetore in Roma della Republica il Cardinale Pier Maria Borghese e li 17 l’ascrivono al Libro della Nobiltà.

15 - Li 16 con una galea della Republica parte per Napoli Gio Carlo Brignole, mandato collà dal Publico per la pratica della restitutione de navi olandesi e mercantie prese ne mari di Genova dal Marchese Santa Croce, concedendole il decreto ottennuto dal Re Cattolico.

16 - Li 18 li Canonici della Catredale di Genova tentano di far certa fabrica nella sacristia maggiore. Il Senato il vieta con mandarli Tedeschi che impediscono. Fa intendere al Cardinale Arcivescovo che la chiesa e quella sacristia era jus patronato della Republica, che rimuova i Canonici da quella pretentione. Risponde che levi i Tedeschi riccusando di dar parola che non procederanno oltre essi Canonici, con che non furono levati essi Tedeschi. Onde esso Cardinale ordinò che nel Domo sudetto non si celebrassero messe ed egli stesso trasportò il Santissimo Sacramento in San Giovanni il Vecchio. Tenta di prendere il possesso della chiesa e monastero di Santa Maria Annonciata di Sturla, donde s’erano partiti la più parte di quei Canonici per rumori di scandalo nati fra di loro.

17 - Li 18 febraro vien nuova di Roma che il Pontefice habbi dato il Vescovado di Brugnato a Francesco Durazzo, nobile genovese figliolo di Gio Battista, a richiesta del Cardinale di questo cognome, Arcivescovo di Genova, suo cugino.

18 - (166 r.) Li 26 il Senato leva i Tedeschi posti nella sacristia della Catredale per impedire a Cannonici di fabricare in essa. Vi pone due Secretarii di Palazzo. Il Cardinale Arcivescovo trasporta nella chiesa il Santissimo Sacramento. Così si accordò tra il Senato et il Cardinale.

19 - Si faceva inquisitione in Genova della facoltà delle merci delle boteghe delli artefici per una tassa.

20 - Li 4 di marzo il Cardinale di Savoia parte di Peggi per Milano a visitare il Prencipe Tomaso suo fratello venuto di Fiandra.

21 - Li 10 furono consignati alla galea in vita i due laici che uccisero il Preposito di Santo Spirito Don Nicolò Spinola della Congregatione de Somaschi.

22 - La Republica estende la legge contro i vagabondi inquiriti in Genova condannati alla galea per tutto il Dominio. Sotto il detto dì il Consiglietto, il Maggiore 28 aprile.

23 - Per questi tempi numero di tartane di corsari provenzali esercitavano il corzo e facevano gran danno nelle marine della Spagna per la Sardigna e per la Corsica et altrove a navigli et in particolare per le Riviere di Genova, ... ne sente la sua parte. Ciò faccevano con permissione del Cardinale di Rosseglieu, al quale rispondevano parte delle prede, sotto pretesto di molestare i nemici della Corona di Francia.

24 - Li 17 marzo è elletto Capitano di Sestri il Signor Leonardo Spinola Francavilla, Dottor Governatore della Corsica il Signor Agostino Centurione q. Steffani.

25 - Li 27, domenica terza di Quadragesima, in Genova si publica una indulgenza plenaria universale in forma d’anno santo, concessa dal Pontefice Urbano per impetrare il divino aiuto per li presenti bisogni di Santa Chiesa.

26 - Nella Settimana di Passione per ordine del Cardinale Arcivescovo si fanno processioni nelle chiese di Genova ad impetrandam pluviam e li 15, la sera, cominciò a piovere.

27 - Nella mettà del mese d’aprile il Consiglio Minore in Genova dichiara che i Colleggi non habbino autorità di concedere porti per armate o stoli di galee de Prencipi stranieri nel Dominio.

28 - La fine d’esso mese il Publico in Genova comincia ad aprire una strada nella Piazza Nuova all’incontro della porta del Palaggio, che continuerà al dritto con quella che si estende sino alla Piazza di San Donato. - (166 v.) Li 4 di maggio il Cardinale Arcivescovo ripiglia la visita della sua Diocesi interposta.

30 - Publica il Breve del Pontefice Urbano VIII della vigilia di San Giovanni Battista, che in quest’anno cade il dì del Corpus Domini et in perpetuo, quando cadrà nello dì medesimo, da celebrarsi il mercordì vigilia d’esso Corpus Domini, tutto che la publicatione nella stampa sia nuovata nel mese di novembre dell’anno avanti.

31 - Li ... di maggio Allessandro Sauli, uno del Magistrato di Mestrali di Genova, fu da esso Magistrato mandato nella Riviera di Ponente, come si costuma di fare di tempo in tempo, per vedere come si osservasse il giusto nella terra di San Romolo. Ha però contrasto con quelli abitatori che a suono di campana a martello si sollevano et il pongono in pericolo della vita. Si salva e dato di ciò aviso al Senato, sono mandati collà due Senatori, che furono Tomaso Raggio e Gio Battista Cicala, con alcune compagnie di soldati e quantità di birri per far esecutione di tumultuosi che si querelavano che fosse a quella terra rotti dalla Republica i suoi privileggi, né vi vanno i Senatori sudetti e s’intende che si facci il processo secreto dall’Inquisitori di Stato per ordine publico.

32 - Nella mettà di maggio nel Senato, o Colleggi, o Consiglietto non si trova palle in condennare in contumacia, né in altra pena, Giovanetino Doria, figlio di Don Carlo Duca di Tursi, per la causa della presa delle navi olandesi.

33 - Il Prencipe Gio Andrea Doria haveva ottenuto dal Re Cattolico di formare uno stuolo di galee che facessero ressidenza nella Sardigna per guardia di quell’isola e fattenelo Generale, egli fabrica nell’Arsenale di Genova la sua capitana. La vara li 22 di questo mese o poco prima e l’arma e con essa accompagnato da altre dello stuolo cattolico. Di Genova li 29 passa alla Sardigna al suo nuovo carico di Viceré di quel Regno, statoli conferito dal Re sudetto.

34 - Li 27 maggio gionge in Genova, venendo di Francia con passaggio di galee, Alessandro Bichio Cardinale. Fu allogiato dal Signor Gio Luca Spinola. Passava a Roma. Parte li 30.

35 - In questi giorni naquero certi vermi nelle ville per queste parti che fecero gran danni alle vigne.

36 - Li 2 di giugno, poco doppo le 20 hore, il sole facendo ecclissi si oscurò qualche (167 r.) parte.

37 - Co’ la posta di 10 di giugno vien nuova che fosse morto in Roma il Padre Ricardi dell’ordine de Predicatori, Gran Maestro del Sacro Palazzo.

38 - In questi giorni si chiama d’ordine publico scelti delle Riviere alla guardia delle mura delle città.

39 - Il Publico manda soldati con uno Senatore con autorità a San Romolo per la solevatione di sopra.

40 - Si pone artaglieria a posti de ponti et in luoghi commodi.

41 - Era in Genova, li 20, Monsignor Fachinetti, Nontio Appostolico che passava nella Spagna Residente appresso il Re Cattolico, cui il Senato haveva concesso una galea. Era alogiato da Gio Battista Raggio.

42 - Li 7 luglio, giorno di San Siro, il Doge col Senato visita la mattina la chiesa del Santo. Vi ode messa.

43 - Li 13 il Signor Agostino Pallavicino, finita la carica del suo Ducato, si torna a sua casa. Lascia il Palazzo.

44 - Li 14 luglio muore il Signor Gio Giacomo Lomellino, amico partiale del monastero.

45 - Li 18 si vede navigare per alto del mare verso Ponente una armata di galee 23 e molti galeoni del Re Cattolico che più giorni si era trattenuta per venti contrarii nel golfo della Spezia. Sta sopra San Pier d’Arena. Licentia i galeoni che erano tramontani et havevano sbarcati soldati a Finaro. Parte li 20.

46 - Era in Genova Monsignor Rossetti, francese, allogiato dal Cardinale Arcivescovo. Passava Nontio ressidente appresso la Regina d’Inghilterra mandato dal Pontefice.

47 - Li 25 una armata maritima francese sopra Diano incontra due galee genovesi che navigavano a San Romolo per imbarcare i due Senatori che furono mandati a quietare la sollevatione seguita di quel popolo. Ne prende una. L’altra si salva con investire in terra. Pretendeva il Re francese la patrona di Spagna che fu presa dall’armata francese l’anno avanti che poi si scappò sopra Diano e fu condotta a Genova.

48 - Li 28 di luglio in Genova, doppo la vacanza di 15 giorni per ostinatione delle fationi, fu elletto Doge Gio Battista Durazzo.

49 - Il Cardinale di Savoia di Lombardia in questi giorni passa a Savona.

50 - (167 v.) Nel mese di luglio muore nella Corsica alla sua chiesa Monsignor Benedetto Rossano, Vescovo di Sagone, della valle di Levanto.

51 - Li 27 agosto il Consiglio Maggiore passa la legge de discoli per 5 anni, il porto franco, nella forma delle altre volte, per qualche anni.

52 - Li 2 di settembre, venendo di Spagna, gionge a San Pier d’Arena una armata spagnuola di 25 galee. Si ferma sopra detto luogo. Alli 7 entra nel porto di Genova per tristo tempo di mare. Era comandata da Don Melchio di Borgia. Parte il dì seguente.

53 - Principii d’ottobre: il monastero di Santa Maria Annonciata di Genova, detto delle monache Turchine, manda due sue religiose ad instituire un monastero di quell’ordine a San Romolo co’ le licenze neccessarie.

54 - Ne principi dello stesso mese in Genova s’intende che il Re Cattolico di nuovo habbi dato ordine al quinto Re [1] di Napoli che senza replica paghi il prezzo delle navi olandesi e delle merci che conducevano prese ne mari di Genova dall’armata cattolica, condotta da Don Melchio di Borgia nel 1637, il mese di giugno. Che li stuoli delle sue galee salutino le fortezze del Dominio Genovese e che il Marchese di Leganes, Governator di Milano, abbandoni la pratica dello sbarco del sale in Finale, che con tanto ardore proseguiva contro il Magistrato del Monte di San Giorgio di Genova, sopra la cui pratica scrissero di prima Ottavio Contardi e poi Raffaelle della Torre, Dottori di leggi, con che si seguitasse in esso affare nel modo di prima. Che il Marchese Filippo Spinola fosse da esso Re preposto alle genti d’armi che nella Cattalognia guerregiavano contro Francesi e fatto quinto Re [2] di Scicilia.

55 - Nel mese di settembre l’Inquisitore contro l’eretica pravità nel Dominio Genovese lascia quella carica d’ordine di Roma non essendo grato alla Republica e si parte. Et in suo luogo è dichiarato Inquisitore il Padre Giustiniano ..., di natione marchiano, che fu Vicario dell’Inquisitore antecedente. Dà fuori ordini.

56 - Nella fine di novembre il nuovo muolo del porto di Genova era di già cresciuto a palmi 800, dovendo essere di longhezza palmi 1.800 et era fatta per gran parte d’essa la scugiara.

57 - Fine ottobre: il Cardinale Durazzo Arcivescovo dà fuori ordini in istampa per lo bon ordine della vita christiana da insegnarsi per le chiese della sua Diocesi a putti. Sotto li 12 di decembre.

58 - (168 r.) Li 28 vien nuova che Galeasso Giustiniano, capitano delle due galee de remieri volontarii, convenuto col quinto Re [3] di Napoli per mancamento di moneta habbi alzato lo stendardo di Spagna e deposto quello della Republica, seguendo il suo corso verso Levante, per onde di Palazzo uscirono qualche ordini non penetrati.

59 - Li 29 parte da Genova con una galea della Republica verso Roma il Cardinale Durazzo Arcivescovo. È con esso Francesco Durazzo, nuovo Vescovo di Brugnato, che passava collà per esser consacrato. Vi passa eziamdio il Padre Fra Raffaelle Pissorno, nativo di Rossiglione, Dominio Genovese, che dal Pontefice fu fatto Vescovo di Sagone. Era Generale dell’ordine de Minimi di San Francesco di Paola.

60 - Li 15 di novembre parte di Genova Don Francesco di Melo, novo quinto Re[4] di Sicilia, con due galee, havendo dimorato qualche giorni in Genova.

61 - Ne principii di detto mese il Palaggio dichiara alcuni nobili discoli.

62 - La mattina de 24 di novembre nella spiaggia di Sestri di Ponente i pescatori delle reti prendono rubbi 1.200 e più di pesci alice.

63 - Li 15 decembre gionge nel porto di Genova la padrona delle due galee delle Sequelle ritornando di Napoli, donde si era partita di nascosto della capitana, governate da Galeasso Giustiniano. Era suo Condottiere Gio Agostino Pinello.

64 - In questi dì si ellegge in Genova Ambasciatore al Re Cattolico l’Illustrissimo Gio Luca Chiavari, dell’ordine de Procuratori a vita, che rifiuta per esser d’ettà cadente.

65 - Li 20 gionge nel porto di Genova la galea capitana delle due dette delle Sequelle, né con essa comparve Galeasso Giustiniano, suo condotiere rimasto in Napoli per essersi partita essa galea di collà senza il suo consenso, sendo elli in terra e nel partirsi abbatté lo stendardo di Spagna et alzò quello della Republica.

66 - La vigilia del Natale del Signore Don Pompeo Carnassano, Vescovo di Parma, dell’ordine cistercense di San Bernardo, viene a stanziare in Multedo nella casa del Signor Gio Maria Cannale per dimorarvi qualche tempo per passare disgusti col Duca parmegiano.

67 - Agostino Calcagnino, Cannonico e Penitentiere della chiesa Catredale di Genova, per mezzo della stampa diede fuori un vollume diviso in due libri con osservationi istoriche, intitolato: Della Sacra Immagine edessena, cioè l’istoria del Sacro Sudario mandato da Giesù Christo al Re d’Abbagaro [5](168 v.) che si serba nella chiesa di San Bartolomeo delli Armeni,[6] libro da lui composto et intitolato al Cardinale Steffano Durazzo Arcivescovo di Genova.




1638 * 1640 * inizio pagina


[1] Viceré.

[2] Viceré.

[3] Viceré.

[4] Viceré.

[5] Abgar, Re di Edessa.

[6] Agostino Calcagnino, Dell’immagine edessena con osservazioni historiche. Quella che adoriamo in Genova nella Chiesa di PP. Armeni di S. Bartolomeo, Genova, Farroni, 1639.


Agostino Schiaffino

Memorie di Genova
(1624-1647)

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