Agostino Schiaffino, Memorie di Genova

1643





1 - (182 r.) Il primo di genaro i tre Canonici della chiesa Catredale di Genova, che nel mese di giugno dell’anno antecedente per ordine publico furono fatti partire dal Dominio, sono richiamati.

9 - Li 15 si propone la posta dell’ascrizione, non passa.

3 - Li 13 detto il Cardinale Arcivescovo publica l’essecuzione per sua Diocesi della bolla del Pontefice Urbano, data l’anno avanti li 13 di settembre, dell’osservanza delle feste in atti di Gio Battista Badaracco e per quella bolla molte feste che di prima si celebravano di precetto restano escluse rimanendo alla Chiesa genovese la Concezione di Maria Vergine, così nelle province di quella metropoli e la festa di San Bernardo da osservarsi in Genova e suoi suburbi solamente.

4 - Circa la fine d’esso mese furono condotte in Genova e compartite a monasteri delle città le monache delli monasteri di Tortona. Vedi Novellari Genova di 31 genaro.

5 - Monsignor Gio Steffano Donghi, genovese, Chierico della Camera Apostolica, fatto ressidente delle 3 legazioni di Bologna, Ferrara e Romagna, conferite dal Pontefice Urbano al Cardinale Antonio suo nipote. Novellari Roma, 31 genaro.

6 - Il Conte di Scicilia [1], Governatore di Milano, sospende nel mese di genaro l’esazione di redditi fondati in quello Stato de particolari che fu di danno notabile a Genovesi.

7 - La fiera di cambii di Apparitione si celebra a Rappallo.

8 - Il Cardinale Durazzo, Arcivescovo di Genova, indice una sinodo diocesana per lo giorno 21 di aprile prossimo. Ne dà parte a rettori delle chiese per suo decreto fatto li 21 febraro in stampa sottoscritto da Gio Battista Badaracco.

9 - Nel mese di febraro la Republica niega di dar passo per lo Stato di Sarzana a genti da (182 v.) guerra in numero considerabile, che il Duca di Parma scendendo menò dalla Graffignana e Marchesati di Val di Magra, inviava verso Castro, con che pare che si concedessero e si imbarcassero alla Venza et il Cardinale Barberino in Roma mandò per tale diniego a complire col Ressidente d’essa Republica. Novellari di Roma de 28 febraro.

10 - La notte de 10 di marzo, nella chiesa di San Lorenzo Domo di Genova, furono rubate 6 lampade d’argento di grosso valore. Una che pendeva dinanzi al Santissimo, 4 dinanzi l’altare di Maria Vergine e l’altra del Crociffisso, senza sapersi i ladri. Si ritrovano sotto le scanzie del coro.

11 - L’Abbazia di San Bernardo di Genova, jus patronato dell’herede del q. Signor Bartolomeo Lomellino che ne fu institutore, vacata per essere morto Monsignor Gio Battista Lomellino, Tesoriere, fu dal Signor Bartolomeo q. Agostino conferta a Giuseppe de Marini, figlio del q. Filippo Marchese di Castel Nuovo, nipote per sorella del deffonto Monsignor Tesoriere. Novellari Roma, 14 marzo.

12 - Monsignor Gio Geronimo Lomellino q. Geronimo, Vice Legato di Bologna, fatto Chierico di Camera dal Pontefice. Novellari Roma, 14 marzo.

13 - Li 30 di marzo sul cader del giorno gionge in Genova, con passaggio d’una galea genovese mandata dal Publico a riceverlo a Civittavechia, venendo di Roma, il Cardinale Gio Domenico Spinola. Fu fuori del molo con una galea incontrato dal Cardinale Durazzo Arcivescovo et allogiato dal Signor Gio Luca suo fratello.

14 - Il Padre Abbate Don Andrea Fossa, Canonico regolare Lateranense, genovese, di fresco nel mese di marzo dal Pontefice era stato dichiarato Generale del suo ordine motu proprio, per suo breve dato li ... ..., dovendo entrare in possesso di quella dignità nel terminare quella carrica il suo anteccessore che fu il Padre Don ... ..., sendo esso termine spirante di presto. Novellari di 4 aprile di Roma.

15 - Li 30 di marzo, ritornando di Roma con viaggio di terra, gionge in Genova il Signor Agostino Centurione, stato agente per la Republica Genovese per qualche tempo in quella Corte, ottenuta licenza di ritornarsi alla Patria non potendo comportar quell’aria contraria alla sua salute.

16 - Monsignor Vincenzo Costaguti fatto Vice Legato di Ferrara. Novellari di Roma di 28 marzo.

17 - Li 16 aprile in Genova per publica grida si ordina che li scuti d’argento si spendino per £. 6 et un da 8 reale £. 4,2.

18 - Li 21 aprile l’Arcivescovo Cardinale Durazzo dà principio nella chiesa Catredale di Genova alla sua (183 r.) Sinodo Diocesana et li dà fine li 23 detto.

19 - Li 8 maggio in Genova, nel monastero de Padri Carmelitani, fu con coltello ferito con tre colpi a morte il Padre M. Fra ... Ferrari,[2] Priore di quel monastero et un laico ferito legiermente d’un colpo da un suo chierico frate regolare, che per certo disordine era dal Priore sudetto ripreso. Fugge il chierico di monastero. Il priore risana.

20 - Nel monastero di Santa Maria de Servi di Genova, li ... ... fu da un sacerdote di quell’ordine con ferita di coltello ucciso un altro sacerdote che con mal termine si comportava.

21 - Li 24 d’aprile Bartolomeo Conforto, genovese, dona le reliquie della parte magiore del corpo di San Lellio Martire a confratelli dell’Oratorio della Morte, situato in San Donato di Genova. Nelli atti di Gio Battista Badaracco Cancelliere. Dona parimente le reliquie della parte maggiore del corpo di Sant’Accio Martire alla chiesa di Santa Maria della Pace. Ricevè egli le sudette Sante reliquie nella città di Cagliari di Sardigna da Padre Fra Matteo della Pria, Capuccino, li 14 d’aprile 1640 et queste sante reliquie furono riconosciute et approvate in Genova da Monsignor Giulio Cesare Borria, Vicario Archiepiscopale, nel giorno sudetto della donatione 24 aprile.

22 - Li 16 maggio il Prencipe Tomaso di Savoia sendo gionto al suo campo al soccorso del castello di Tortona, scrive a Gaspare Franzone, Commissario Generale della Republica che non ritrovando in Nove rinfreschi, come havevano ritrovati Spagnuoli, non si mostrava la Republica neutrale e che li rispondesse per saper come contenersi. Pare che gli fosse risposto per ordine publico che per suoi danari come di prima trovarebbe il neccessario che così erano stati trattati Spagnuoli.

23 - Nel principio di giugno il Padre Inquisitore di Genova pone mano alla ristorazione della distrutta chiesa di Sant’Andrea dell’Isoletta di Sestri.

24 - Li 23 giugno, venendo di Francia, gionge in Genova con passaggio di 2 galee francesi il Cardinale Bichi che passava a Roma. Fu allogiato dal Signor Gio Lucca Spinola. Parte assai tosto.

25 - Lo stesso giorno in Sestri da Cipriano detto Rigora con archibugiata fu ucciso innocentemente di giorno a mezza strada il Padre Fra Casimiro, pollacco di natione e della famiglia del monastero di San Francesco di quel luogo. Fu l’uccisore preso in chiesa.

26 - Li 12 di luglio era in Genova Monsignor Paolo Aressi, Teatino, Vescovo di Tortona, comparso per ricondurre al loro monastero le monache condotte per loro sicurezza da quella città e compartite ne monasteri di Genova con l’occasione della guerra mossa dal campo (183 v.) francese a quella città. Costui, nel giorno sudetto, nella chiesa de Padri del Giesù, reccitò un’oratione in lode de Santi Martiri nella sollennità che que padri fecero nel trasportare alcuni corpi de Santi Martiri et altre Santissime reliquie dal coro, ove le custodivano nelli altari della stessa chiesa, facendone per Genova una bellissima processione.

27 - Li 13 di luglio il Pontefice, nella undecima promozione che fecce di 15 cardinali vi annoverò Geronimo Grimaldo, genovese, Arcivescovo di Seleucia e Nontio Apostolico ressidente appresso il Re di Francia, nominandolo P.C., tit. Gio Steffano Dongo, genovese, Protonottario e Chierico della Camera Appostolica, nominandolo D.C., Ill.mo Vincenzo Costaguto, genovese, Protonottario e Chierico della Camera Appostolica, nominandolo D.C.T. Creò Tesoriere Generale di Santa Chiesa Monsignor Lorenzo Raggio, genovese, nipote del Cardinale di questo cognome, Chierico della Camera Appostolica. Monsignor Lazaro Pallavicino, genovese, Chierico della Camera Appostolica. Monsignor Giacomo Franzone, genovese, Chierico della Camera Appostolica. Il Marchese Tomaso Raggio, genovese, Commissario Generale delle galee della Chiesa. Monsignor Lorenzo Imperiale, genovese, Chierico della Camera Appostolica.

28 - Li 4 d’agosto compare in Peggi il Conte di <...> [3], Governatore deposto di Milano. Alloggia nel palaggio del Prencipe Doria. Ritornava dalla sua carica e passava nella Spagna sendogli rimasto successore in Milano il Marchese di Velada.

29 - Il Padre Domenico Rivarola, genovese, Generale della Congregatione de Padri Carmelitani Scalzi, muore in Roma li 27 di luglio. Novellari di Roma, primo agosto.

30 - La sera di 12 agosto partono di Peggi per Spagna il Conte di Servela e Don Carlo Doria Duca di Tursi et hebbe seco Don Nicolò suo figlio e Don Carlo suo nipote giovinetto, verso la corte del Re Cattolico con passaggio di due galee dello stuolo d’esso Duca di Tursi.

31 - Li 28 d’agosto, con passaggio di una galea, comparve in Genova il Cardinale Raggi venendo di Corsica, dal suo vescovato d’Aleria. Fuori del porto fu visitato a nome del Senato et incontrato dalli 2 Cardinali Spinola e Durazzo et allogiato dal Signor Gio Battista Raggio suo nipote, appresso del quale farrà dimora per qualche mesi.

32 - Nel principio d’agosto, nella capella di San Giovanni Battista della chiesa Catredale furono rubati vasi d’argento di gran prezzo et alcuni candelieri e per sospetto furono alcuni (184 r.) preti e chierici carcerati.

33 - Li 14 di settembre la fontione dell’Unione in Genova dal Doge e Colleggi si fa nella chiesa di San Domenico.

34 - Ne principii di detto mese il Cardinale Arcivescovo ripiglia la visita delle chiese di Genova che cominciò li 19 d’aprile del 1638.

35 - Li 20, domenica, nella chiesa di San Domenico di Genova riccamente apparata, si celebra solenne festa a trasportatione della Compagnia del Suffraggio delli Angonizanti, instituita l’anno 1642 nella chiesa di Santa Croce di Portoria de Padri Ministri dell’Infermi con quali i confratelli d’essa Compagnia si discordano a segno che feccero questa risolutione.

36 - Li 20 un certo Gio Battista Raimone, napolitano, che vagabondo discoreva per lo mondo publicamente di stranezze di vita, per esercitio costui fecce attacare sopra il fanaro della Lanterna il capo d’una grossa corda e l’altro sopra un pontone posto oltre il mole nuovo verso la città e sul cader del giorno, al conspetto di multitudine di nobiltà e di popolo, si spiccò dal primo capo della corda e lasciatosi scorere panzone all’ingiù sino all’altro con maraviglia de riguardanti.

37 - Nella fine di settembre era nel porto di Genova due galee del Papa comparse per ricever un scaffo di galea nuova compra dal Publico et aspettando che si vellasse imbarcavano a poco a poco soldati fatti nascostamente da Gio Battista Raggio, credesi con dissimulatione, pure sendo tale imbarco troppo manifesto. Furono presi alcuni d’essi soldati e fu chiamato il Raggio che si constituì prigione. Fu intimato alle galee che uscissero di porto, sì come fecero, sendosi di quell’imbarco querelato l’Ambasciatore cattolico col Senato.

38 - Nella mettà di settembre il Palaggio ellegge Ambasciatore di compimento al Re e Regina di Francia, per condolersi della morte del Re Luiggi e ralegrarsi col nuovo Re della sua successione al Regno, il Signor Bartolomeo Passano.

39 - Ellegge suo Ambasciatore ressidente appresso il Re Cattolico il Signor Giacomo Filippo Durazzo. Riffiuta il Durazzo et è elletto il Signor Gio Battista Lomellino q. Steffano che ancor egli riffiuta, elletto Anton Giulio Brignole.

40 - Si fugono tre monache dal monastero delle Convertite per rigidezza del Cardinale Arcivescovo.

41 - Li 19, alla sera, parte di Genova il Cardinale Gio Domenico Spinola per la sua chiesa di Massara nella Sicilia con passaggio d’una nave.

42 - In Genova, la notte di 22 ottobre, nella Contrata della Colla rovinano sette case vechie (184 v.) contigue l’una all’altra, opresse da una di loro più alta che li cadde sopra con morte di qualche numero di persone che l’habittavano.

43 - Li 23, nell’imbrunir del giorno, partono dal porto di Genova 4 galee della Republica con soldatesche per condurle nella Corsica ove erano nate sollevationi civili tra alcuni di que popoli.

44 - Don Epiffanio de Ferrari, della Congregatione detta de Barnabiti, clerico regolare, stampò in Genova un libro intitolato Liguria trionfante delle principali nationi del mondo.[4]

45 - La sera antecedente alli 8 di novembre, d’ordine publico fuori del porto si arse una nave fiaminga che alcuni giorni di prima, carica di sale per sbarcarlo a Finale, fu presa da due galee o due navi genovesi commandate dal Signor Pantaleo Franzone q. Ottavio.

46 - Gio Agostino Lengueglia dà fuori un libro intitolato Le guerre della Genovese Republica con Alfonso Re d’Aragona,[5] impresso in Genova in quarto.

47 - Li 5 di settembre il Cardinale Durazzo Arcivescovo, sendo in visita, viste le reliquie de Santi Simone e Giuda e San Tadeo Apostoli, San Colombano, anticamente collocate nella chiesa e monastero di monache di Santa Maria in Passione, dette delle Povere. Ordina che fossero poste alla veneratione de popoli. In atti di Gio Battista Badaracco Cancelliere.

48 - Li 15 novembre la chiesa Catredale di Genova fa solenne processione per la translatione del corpo di San Giuliano Martire, donato nel 1621 ad Urbano Senarega dal Padre Fra Felice Belmosto, Capuccino genovese, per collocarlo in essa chiesa nella sua Capella dedicata a San Sebastiano e di questa donnatione si fa memoria nelli Annali Sacri nell’anno sudetto 1621 e di questa translatione in li atti di Gio Battista Badaracco Canceliere nel giorno di sopra.

49 - Li 18, con passaggio di galee della Chiesa, parte di Genova per Roma il Cardinale Ottaviano Raggio.

50 - Particolari genovesi impiegano ne nuovi redditi di Roma, instituiti dal Pontefice Urbano per suplire a’ bisogni della guerra, somma di moneta per scuti 800.000 e più per quanto s’intese, che fu imbarcata con questo passaggio.

51 - Li 30 si celebra la festa di Sant’Andrea Appostolo nella chiesa del Santo nell’Isoletta di Sestri rinovata dal moderno Inquisitore e vi si dicono messe con gran frequenza di popolo.

52 - (185 r.) Li 28 novembre, sabbato, nella sala maggiore del Palaggio Publico, fu coronato del diadema regio il Doge Gio Battista Lercaro. Recitò l’oratione Domenico Grimaldo figlio di Gio Battista. Domenica, li 29, colle solite ceremonie riceve la solita beneditione nella chiesa di San Domenico da Don Alessandro Carrega, monaco benedittino, Abbate di San Benigno e recitò il sermone il Padre Albuzeo [6] della Compagnia di Giesù.

53 - Li 7 decembre con una galea della Republica parte per la sua ambasceria straordinaria al Re di Francia il Signor Bartolomeo Passano.

54 - Alcuni giorni di prima si era intesa la morte di Monsignor Paolo Fiesco, Vescovo di Tul, seguita nel passare alla sua chiesa.

55 - Li 14 detto ritornano di Corsica le galee mandatele dal Publico per avanti con soldatesca per assistere et operare nel reprimere le sollevationi nate.

56 - Alcuni giorni di prima due padri dell’ordine de Servi del monastero di Genova vengono a rissa fra di loro e con ferite di mano si uccidono, restando con loro morto un secolare che prendeva la diffesa d’uno di loro.

57 - Li 19 di decembre muore in età decrepita l’Illustrissimo Gio Steffano Doria, dell’ordine de Procuratori, che fu Doge della Republica, con lasciar una zenda di un millione e più di scuti.

58 - Li 7 decembre il Cardinale Arcivescovo prohibisce a sacerdoti d’altra diocesi di celebrar messa nelle chiese di Genova e de suburbi sotto pena. Esso decreto si vidde in stampa.

59 - Per questi giorni carestia d’oglio nella Città e Riviere: si vendeva £. 50 il barile.

60 - Don Carlo Doria Duca di Tursi dichiarato dal Re Cattolico Generale delle galee di Spagna in luogo del Duca di Ferrandina. Novellari Roma, 29 decembre.

61 - Li 31 decembre muore in Roma Ottaviano Cardinale Raggio, genovese, Vescovo d’Alleria nella Corsica, di fresco ritornato dalla sua chiesa.

62 - In questo anno si diè fine dal Publico alla Porta nova della città dalla parte di Bisagno, come per sua inscrizione, (185 v.) alla Porta nuova della città dal suo Ponente come per sua inscritione, alla porta del Ponente, prima detta della Mercantia et adesso chiamato Ponte Reale, come per sua inscritione, alla Porta e fabrica del ponte, prima detto della Legna, che servirà per le merci della Dogana. Si fabrica nella Contrata di Sarzano alcuni trogli vicini alle mura della città per commodità di lavar panni, che ricevono acqua continua da molini, fabricati pure dal Publico sotto la Piazza di Sarzano come per inscritione. Si fabrica nella Piazza di Ponticello un brachile di marmo per ornamento e commodità di quella Piazza.




1642 * 1644 * inizio pagina


[1] Sirvela.

[2] Drusilio De Ferrari.

[3] Sirvela.

[4] Epifanio Ferrari, Liguria Trionfante delle principali nazioni del mondo, dove si contengono le maggiori vittorie da essi liguri riportate, incominciando da anni dugento avanti la venuta di Dio in carne, insino a gli anni di essa venuta, Genova, Calenzani, 1643.

[5] Guerre de’ Genovesi contro Alfonso Re di Aragona, descritte da D. Gio Agostino della Lengueglia, dedicate all’Ill. mo Signor Lorenzo Giustiniano, Genova, Calenzani, 1643.

[6] Alberto.


Agostino Schiaffino

Memorie di Genova
(1624-1647)

*
Indice
Abbreviazioni
Criteri di edizione
Indice dei nomi


Carlo Cabella
Introduzione
1a 1b 1c 1d
2a 2b 2c 2d 2e


Agostino Schiaffino
Memorie di Genova
1624 1625 1626
1627 1628 1629
1630 1631 1632
1633 1634 1635
1636 1637 1638
1639 1640 1641
1642 1643 1644
1645 1646 1647


*

HOME

*

quaderni.net

 
amministratore
Claudio Costantini
*
tecnico di gestione
Roberto Boca
*
consulenti
Oscar Itzcovich
Caterina Pozzo

*
quaderni.net@quaderni.net