Carlo Cabella, "Memorie de lunghi sudori imperfette": 2a, 2b, 2c, 2d, 2e

"Memorie de lunghi sudori imperfette": analisi delle varianti





Non esistono dubbi circa l’unicità del testo. I testimoni, sia che indichino lo Schiaffino come autore, sia che restino anonimi, mostrano una tale compattezza di fondo da toglierci ogni dubbio in proposito. Esistono tuttavia una serie di varianti che vale la pena di analizzare.
La prima, macroscopica, definisce due serie distinte di testimoni. Il testo in un gruppo (BCDF) termina al 1636, mentre nell’altro gruppo (AE) prosegue sino al 1647. I due gruppi mostrano al loro interno una forte compattezza. Se si seguono in parallelo BCDF e AE, ci si rende conto, dalla semplice successione delle annotazioni e dalla presenza o assenza di alcune di loro, che esistono due rami ben distinti della tradizione del testo. Occorre poi provare a distinguere le varianti intenzionali dalle disformità accidentali (dovute cioè a disattenzione del copista o perdita di carte). Il gruppo AE ad esempio, successivo al gruppo BCDF, ha integrato le poche carte occupate dai primi vent’anni del Seicento con tutta una serie di notizie aggiunte in un secondo tempo. Ma esistono nel gruppo AE per questa prima parte del testo due casi di omissione di notizie presenti invece in BCDF. Si tratta:

a) - della notizia che in BCDF apre il 1600: “Nel ritorno di Spagna dell’Arciduca Alberto d’Austria...”. Potrebbe trattarsi d’una distrazione dei copisti di A o E, che sicuramente non sono autografi, oppure di una lacuna presente in un manoscritto, che non possediamo e che chiameremo x, da cui è nato il ramo AE.
b) - delle prime cinque notizie del 1620. Pare poco credibile una omissione volontaria in x (o AE). L’ipotesi più credibile è che la lacuna esistesse in x prodotta da distrazione oppure dalla perdita di una carta.

Nel 1616 il gruppo BCDF omette la prima notizia e pone la seconda - la morte dell’arcivescovo di Genova Orazio Spinola - alla fine dell’anno. Si tratta per BCDF d’una ulteriore prova della derivazione dallo stesso archetipo e, per AE, evidentemente successivo, d’una corretta sistemazione della notizia dal punto di vista della cronologia.
Dal 1620 in poi il testo inizia a farsi più corposo: non più poche note integrate od omesse all’inizio o alla fine dei singoli anni, ma una serie fitta e articolata di notizie. Le omissioni e le aggiunte di AE rispetto a BCDF capitano irregolarmente, con distribuzione diversa dentro e tra i vari anni. L’impressione complessiva è che il compilatore (o i compilatori) di x (o di AE) abbia inteso evidenziare e/o eliminare alcuni argomenti. Quattro blocchi di varianti sembrano avvalorare questa tesi.

Variante I - Il gruppo AE registra notizie riguardanti la vita parrocchiale del Ponente genovese, omesse da BDF. L’omissione si spiega facilmente: i manoscritti BDF, derivati direttamente o indirettamente dalla Cronaca breve (C), riprendono solo la colonna di destra (Repubblica). Il manoscritto x invece, dal quale derivano A ed E, ha ripreso anche alcune notizie dalla colonna di sinistra (Monastero). [1]
Variante II - Vi sono alcuni casi, inversi ai precedenti, di notizie locali raccolte in BCDF e omesse in AE. Esempio: BDF (1636) “Li 28, festa di Santi Nazario e Celso, si fa una bellissima festa di ballo in Pegli su la piazza della Villa del Signor Bartolomeo Lomellino con assistenza di gran numero di dame condottevi da Cornigliano dalla Signora sua moglie”.[2]
Variante III - Notizie di interesse non solo locale vengono omesse dal gruppo AE. La cosa è difficilmente spiegabile anche perché non sappiamo a quale grado della tradizione del testo si sia prodotta. Esempi: BCDF (1626) “Intorno li 15 si intende che non essendosi le due Corone accordate nell’interessi della Valtellina...”; (1627) “Vien nuova che Vincenzo Gonzaga Duca di Mantova fosse morto...”; (1635) “Il Duca di Parma pone a sacco Pontecurone...”.[3]
Variante IV - Le notizie sullo svolgimento delle fiere dei cambi registrate in BCDF, sono in molti casi omesse dal gruppo AE. Per il 1635 e il 1636 nessun manoscritto porta tali notizie che dopo il 1636, quando BCDF è in lacuna, si trovano in AE solo saltuariamente.[4] Non esiste dunque in proposito un comportamento coerente di AE.

Oltre alle varianti che abbiamo esaminato esistono casi di omissione che vale la pena segnalare. In AE manca: “Il Doge Giorgio Centurione finisce il suo governo con mala sodisfatione del Popolo” (BCDF, 1623). Anche in altri casi simili AE si limita a segnalare il nome dei dogi all’inizio del loro anno di elezione. Due notizie riguardanti i preti delle Scuole Pie, presenti in AE, mancano in BCDF.[5] Il gruppo AE tende generalmente a ospitare notizie di natura ecclesiastica che il gruppo BCDF preferisce omettere.[6] Non mancano però casi inversi.[7] Manca in AE una serie di notizie sulla famiglia Doria e sui rapporti con la Spagna, presenti nel gruppo BCDF.[8] Anche in questo caso però ci sono eccezioni.[9] Il gruppo AE, infine, omette alcune notizie sulla peste del ‘30 presenti in BCDF [10] e per due volte manca di registrare la posta dell’ascrizione.[11]




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[1] Esempi: Memorie di Genova, 1633, 45: “Prete Gio Battista Casatroia rinoncia la sua rettoria della Chiesa di Santa Maria Assonta...”; 1635, 46: “Li 9, nella Chiesa di Santa Maria Assonta di Sestri, si fanno solenni allegrezze...”; 1636, 30: “Li 5 di marzo il Pontefice Urbano concede...”. Vedi pure 1633, 43: “Li 25 di settembre i Padri Valeriano Firlingeri...”; 1634, 27: “Li Padri di San Nicolò di Tolentino...”, 38: “Li 6 d’agosto in Sestri...” 41: “Li 27 d’agosto, domenica...”, 61: “La communità di Sestri fabrica un organo...”; 1636, 19: “La notte seguente all’ultimo d’aprile...”.

[2] BCB, ms. B.IV.5.15, 1636; vedi pure 1629: “Li 19 fu in Genova ucciso Gio Battista Fiallo...”.

[3] Vedi pure BCB, ms. B.IV.5.15, 1626: “In questo mese [ottobre] muore Ferdinando Duca di Mantova...”; 1627: “Li 14 [gennaio] s’intende che i Francesi restituiscono al Pontefice le fortezze della Valtellina...”; 1635: “Li 26 e 28 [settembre] vien nuova che spagnuoli habbino abbandonato il ponte per passare il Po...”.

[4] Per completezza segnaliamo anche le notizie sulle fiere riportate dal gruppo AE dopo il settembre del 1636: 1637 85; 1638, 57; 1641, 26, 46; 1642, 66; 1643, 7; 1644, 5. Per gli anni precedenti:

annonotizie sulle fiereomesse in AE
1622(1)-
1625(3)(1)
1627(3)(1)
1628(2)(2)
1629(2)(2)
1630(2)-
1631(4)-
1632(3)(2)
1633(4)(4)
1634(2)(2)

[5] BCB, ms. B.VI.5.20, 1623, c. 99 v. e nella presente edizione 1624, 29.

[6] Memorie di Genova,1626, 41; 1627, 4; 1630, 31; 1631, 22; 1634, 10; 1635, 7, 18; 1636, 17.

[7] Per il gruppo BCDF vedi ad es. BCB, ms. B.IV.5.15, 1626: “Li Padri di San Nicolò di Tolentino, Agostiniani Riformati...”; 1636: “Il giubileo per ordine del Pontefice...”

[8] Per es. BCB, ms. B.IV.5.15, 1627: “Li 18 il Duca Doria parte per Napoli con sua galera”; vedi anche 1626: “Li 17 giunge in Genova...”; 1628: “Li 25 Don Carlo Doria ritorna da Napoli con feluca...”.

[9] Per es. Memorie, 1631, 37; 1635, 67.

[10] BCB, ms. B.IV.5.15, 1630: “Molte città della Lombardia e della Romagna furono malamente travagliate da questo morbo...”; 1631: “Li 15 muore in Varenna di peste...” ; 1634: “Si dà prattica libera al Gran Duca di Toscana”.

[11] BCB, ms. B.IV.5.15, 1634: “Si pone la posta...”; 1636: “Si propone al solito la posta...”




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Agostino Schiaffino

Memorie di Genova
(1624-1647)

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Indice
Abbreviazioni
Criteri di edizione
Indice dei nomi


Carlo Cabella
Introduzione
1a 1b 1c 1d
2a 2b 2c 2d 2e


Agostino Schiaffino
Memorie di Genova
1624 1625 1626
1627 1628 1629
1630 1631 1632
1633 1634 1635
1636 1637 1638
1639 1640 1641
1642 1643 1644
1645 1646 1647


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