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Carlo Cabella, "Memorie de lunghi sudori imperfette": 2a, 2b, 2c, 2d, 2e "Memorie de lunghi sudori imperfette": un tentativo di sistemazione stemmatica Da quanto detto in precedenza e con le osservazioni contenute in questo paragrafo possiamo tentare di ricostruire un ipotetico itinerario delle Memorie. Esistono presso la Biblioteca Berio alcuni manoscritti che la scheda definisce autografi pur col punto interrogativo. Ora, prendendo per buona l’attribuzione di questi manoscritti a padre Schiaffino, raffrontando gli stessi con le grafie dei sei manoscritti che contengono le Memorie, tenendo presenti le considerazioni sulla data della composizione e le varianti, possiamo arrivare alla conclusione che C, cioè il manoscritto della Biblioteca Universitaria di Genova che contiene in parallelo la Cronaca breve di Monte Oliveto, sia l’originale, probabilmente autografo. [1] Questo testo ha generato tutta la successiva tradizione del gruppo BDF. a.1600: D, rispetto a B, C, F non fa solo molte omissioni ma si concede alcune aggiunte puramente decorative: a. 1616: Potremmo proseguire con altri esempi disseminati per l’intero testo. Il risultato verificabile è sempre il medesimo. D è un testimone gravemente scorretto la cui provenienza da C è improbabile, a meno che non si tratti di una copia gravemente irrispettosa dell’originale. Resta da stabilire da quale manoscritto sia stato copiato. B e F sono invece buoni testimoni che si equivalgono per la loro fedeltà a C. Si differenziano molto nella grafia e presentano solo piccole varianti grafiche. F presenta un migliore ordine espositivo delle notizie, ma seguire questi indizi potrebbe portarci fuori strada.[4] ... esso Leverato confessò a tormenti, se bene fu creduto che non fosse stromento per dar opera a tanto negotio, stante la poca qualità della persona... A margine tra le due notizie, per mancanza di spazio sulla carta, C inserisce il seguito del secondo troncone della notizia: ... confessa costantemente il fatto, è decapitato e fatto in quarti posti alle porte della città, per questa causa Gio Geronimo Rosso, Dottor di leggi... Il copista di F giunto a: stante la poca qualità della persona ha proseguito ricopiando la nota a margine di C, che si riferiva al punto successivo, salvo poi cassare le tre righe dell’errore e ricopiarle nella loro giusta collocazione. Questo errore dimostra la derivazione diretta di F da C. Il manoscritto B invece, non commette lo stesso errore e inserisce la nota a margine nel testo in modo corretto. Ciò può significare per B una giusta lettura di C oppure la sua derivazione da F. Ma per la loro grande somiglianza dobbiamo definire BF equidistanti da C e quindi collocarli prudenzialmente sullo stesso piano dello stemma a significare la loro diretta e forse autonoma derivazione dall’originale.
Passiamo al gruppo AE. I due testimoni si assomigliano molto.[6] e le lezioni divergenti non sono decisive per stabilire una gerarchia. Vi sono però alcuni indizi che fanno pensare ad una derivazione di A da E. Pesa a favore di E il fatto che A sia inserito in un manoscritto miscellaneo e sia anonimo, mentre E indica lo Schiaffino come autore e contiene solo il testo delle Memorie. Al confronto coi manoscritti del gruppo BCDF, A, molto più di E, presenta un buon numero di sviste nella copiatura e di parole scritte per errore e poi solo in parte corrette.[7]
Ricapitolando la storia del testo delle Memorie potrebbe essere questa: lo Schiaffino compila le sue note, magari con intenti e finalità diversi, sul manoscritto C sino al settembre del 1636, collocandole in parallelo con le notizie di cronaca conventuale. Ricopia poi C, con tutte le aggiunte ed omissioni che abbiamo segnalato, sull’ipotetico manoscritto x. Esclude tutte le notizie di semplice cronaca conventuale, salvando però dalla colonna di sinistra di C (Monastero) alcune notizie sulle chiese locali e sulla famiglia Lomellini, reputate importanti anche per la nuova stesura. Ha invece omesso, a meno che le omissioni non siano delle copie di x, alcune notizie sulle fiere dei cambi e, cosa meno spiegabile, diverse notizie, spesso di portata italiana ed europea, piuttosto importanti.
Dal manoscritto C, terminato al ‘36, sono derivati B e F, da quest’ultimo è derivato D, che è un testimone molto scorretto. In tempi successivi mani diverse hanno cercato di proseguire la cronaca conventuale contenuta in C colmando la lacuna del 1636 e aggiungendo alcune notizie relative agli anni 1637 e 1638, attinte probabilmente da appunti dello Schiaffino. Lo Schiaffino intanto ha proseguito su x la stesura delle sue Memorie arrivando al 1647. Questo manoscritto ha poi generato E e la sua copia A. Quanto detto può essere riassunto nel seguente stemma: [1] Si veda A. Olivieri, Carte e cronache manoscritte, p. 221. [2] Vedi quanto detto nei paragrafi 1.3 e 1.4. [3] E’ anche la lezione di AE. [4] A. Stussi, Nuovo avviamento agli studi di filologia italiana, Bologna, Il Mulino, 1983, pp. 105 e sgg, 127 e sgg. [5] AEFD 1634: “Nello stesso tempo in Genova fu fatto priggione...”, “Li 23 d’agosto...”, “Il primo di settembre...”, “Li 11 muore nel Monastero di San Domenico...”, 1635 “Li 6 di genaro...”, “Li mesi di genaro e febraro...” [6] Oltre alla comune lacuna agli aa. 1600 e 1620, A ed E presentano molte omissioni comuni in corrispondenza di parole che possiamo supporre poco chiare in x. [7] Memorie di Genova, 1624, 4: “Spagnuolo” per Spinola; 1631, 19: “Alva” per Alcalà; 1633,18: “Spinola” per Spinelli; 1636, 45: “40” per 4; 1638, 44, 1639, 54 (due volte), 58 e 60, 1640, 4 e 24, 1641, 10: “quinto Re” per Viceré. [8] R. Soprani, Li scrittori della Liguria, p. 9. |
Agostino Schiaffino Memorie di Genova (1624-1647) * Indice Abbreviazioni Criteri di edizione Indice dei nomi Carlo Cabella Introduzione 1a 1b 1c 1d 2a 2b 2c 2d 2e Agostino Schiaffino Memorie di Genova 1624 1625 1626 1627 1628 1629 1630 1631 1632 1633 1634 1635 1636 1637 1638 1639 1640 1641 1642 1643 1644 1645 1646 1647 * * quaderni.net |