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Fazione Urbana PremessaHo cominciato a interessarmi delle vicende poi diventate oggetto di racconto in
Fazione Urbana vent'anni fa, spinto anche da un certo fastidio per l'evoluzione
degli studi storiografici, sempre più lontani dagli standard che mi avevano affascinato - credo
giustamente - all'inizio della carriera. Detesto ogni sorta di conservatori e moderati,
ma faccio fatica ad apprezzare correnti intellettuali costruite, magari con abilità, intorno
a qualche ingegnosa escogitazione. In campo storiografico queste acutezze d'ingegno per lo più
erano e sono desunte, per imitazione o assonanza, da questa o quella "scienza umana", e una
volta accolte dall'accademia, davano e danno vita a prolifiche "scuole", debitamene dotate di linguaggi specialistici e di birignao metodologici, talvolta assai fastidiosi. Morte le
ideologie, era forse inevitabile che il confronto si spostasse dalle idee-forza alle parole-chiave, dalle vecchie bandiere ai nuovi marchi editoriali e concorsuali. Nonostante il
generale buon livello della produzione delle scuole, non mi pareva (e non mi pare) che nel
cambio si fosse guadagnato gran che e in tanto fervore di novità, restio come sono a rincorrere
qualsiasi cosa, mi annoiavo a morte. Ho continuato a fare bene o male il mio mestiere,
ma con l'intenzione di ritirarmi in luoghi solitari. La guerra di Castro, ignorata o
dileggiata per secoli da tutti gli storici, mi sembrava il posto adatto, una nicchia sicura.
Naturalmente mi sbagliavo. Ma giusto o sbagliato che fosse, è il motivo che mi ha indotto a
occuparmene. Nel 1996 era pronta una prima stesura di Fazione Urbana e l'ho fatta
girare tra un gruppetto di amici in una collanina fatta in casa, sul genere dei samizdat,
che avevo chiamato "Lettere", anche nel tentativo, ovviamente fallito, di ripropore
l'antico suggerimento rozanoviano di una progressiva decomposizione della comunicazione
di massa e dell'industria della comunicazione (Rozanov diceva della letteratura,
ché così si usava ai suoi tempi) in un sistema di scambi quasi-epistolari tra privati.
Quella prima versione "quasi-epistolare" di Fazione Urbana era accompagnata
da una presentazione, che, a dieci anni di distanza e dopo ripetute aggiunte, correzioni e
riscritture del mio quasi-libro, mi pare ancora la migliore giustificazione di quello che con
esso mi è accaduto di fare e di non fare. La riporto tale e quale qui di seguito.
Genova, 3 gennaio 2006 Carissimi, a questa versione di Fazione Urbana mancano diverse cose, tra cui l’intera quarta parte (con il finale della storia) e tutte le appendici (che sono richiamate qua e là nelle note, ma che sono rimaste in abbozzo). Temo che alle frettolose revisioni di questi giorni siano scampati parecchi errori e poiché ho avuto qualche problema (di natura informatica) con l’indice dei nomi (che in un’opera come la mia è forse la parte più importante) troverete anche questo un po’ pasticciato. Infine la bibliografia ha ridondanze e lacune a cui non ho per ora voglia né urgenza di rimediare. Nonostante tutto mi pare che la storia stia in piedi e ho deciso di proporvela così com’è. La prossima volta sarà meglio, spero. Genova, 31 ottobre 1996 |
Claudio Costantini Fazione Urbana * Indice Premessa Indice dei nomi Criteri di trascrizione Abbreviazioni Opere citate Incipit Fine di pontificato 1a 1b 1c 1d 1e 1f 1g 1h 1i 1l 1m Caduta e fuga 2a 2b 2c 2d 2e 2f 2g 2h Ritorno in armi 3a 3b 3c 3d 3e 3f 3g 3h 3i APPENDICI 1 Guerre di scrittura indici Opposte propagande a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 Micanzio b1 b2 b3 b4 b5 Vittorino Siri c1 c2 c3 c4 2 Scritture di conclave indici Il maggior negotio... d1 d2 d3 d4 d5 d6 d7 Scrittori di stadere e1 e2 e3 A colpi di conclavi f1 f2 f3 f4 f5 f6 3 La giusta statera indici Un'impudente satira g1 g2 g3 g4 g5 L'edizione di Amsterdam Biografie mancanti nella stampa 4 Cantiere Urbano indici Lucrezia Barberini h1 h2 Alberto Morone i1 i2a i2b i2c i2d i2e i2f i2g i2h i3 i4 Malatesta Albani l1 l2 * * quaderni.net |