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Vittorio Siri storico e spione: c1 c2 c3 c4 Il Mercurio e i Barberini I Barberini avevano rinunciato – per magnanimità o per aver
mancato l’occasione di realizzarla – all’idea di far fare a Don Vittorino la
fine di Ferrante (o un’altra simile). Avevano tuttavia provveduto per tempo a far comporre una risposta al Mercurio.
Sembra che l’incarico fosse stato affidato ancora una volta ad Alberto Morone. Ma quando la scrittura era
pronta per le stampe, Urbano non era più di questo mondo e Michele Mazzarino, Maestro di Palazzo, forse
per suggestione del nuovo Papa o forse per paura del fratello, ancora irritato con i Barberini, negò l’imprimatur.[1]
«per le riflessioni fatte su gli altri volumi usciti del Mercurio, su le sciapitaggini dell’autore, su’l di lui maltalento, su lo star egli hora presso il Gran Duca e su mill’altri rispetti», scriveva il 18 maggio 1647, «ho qui havuto per bene di scusarmi dalle richieste di mons. Scotti, che se n’è quietato e tanto più ne son contento quanto che a loro non si minacia da quel sciocco che di protestare al mondo nel 3° volume di non haver potuto havere dagl’archivi di Vostra Eminenza e da suoi ministri le notitie da lui desiderate e procurate, parendomi che se farà questa dichiaratione renderà insieme sospetti gl’animi de lettori e la loro credenza con avvertirli della mancanza di notitie sì necessarie e renderli accorti della prudenza e giustitia usata con esso lui da chi non gli deve tale honore né tale confidenza; scrivasi quel che vuole che vi sarà sempre chi potrà e saprà riprovar le di lui bugie e screditar col terzo anche gli altri doi volumi a i quali si darebbe gran credito se si somministrassero senza riprov[atione] loro le notitie per il terzo e se si potesse vantar l’autore di haverle havute; anzi nelle poche che gli si potrebbero o per dir meglio gli si dovrebbero dare potria credere e supporre il mondo d’haverle havute tutte o per lo meno tutte quelle che potevano fare per la parte di qua. Meglio è lasciarlo a digiuno e torsi al risico di vedere cavati e lam[bic]cati da un autore malintentionato i veleni dalle gioie e dalle giustificationi gloriose della Casa di Vostra Eminenza».[6] Il terzo volume del Mercurio uscì solo nel 1652, quando la situazione in Italia era profondamente mutata. Odoardo Farnese era morto da tempo, Castro era stata rasa al suolo. I conflitti tra Pamphili e Barberini, tra Barberini e Principi della vecchia Lega, tra Mazzarino e papa Pamphili si stavano per ricomporre, sia pure tra alti e bassi continui, in una spettacolosa girandola di nozze principesche e di promozioni cardinalizie. Viceversa, tra i capi della fazione urbana si stava producendo una forte divaricazione di posizioni, soprattutto in relazione al servizio di Francia, a cui l’intera Casa (e fazione) s’era impegnata, ma nel quale il solo Antonio era deciso a perseverare. I toni antibarberiniani di Siri si erano smorzati – forse anche per assenza di mandanti – ed anzi ai Barberini, in procinto di uscire definitivamente dall’orizzonte dei Mercuri (e della grande storia), poteva ormai essere dedicata qualche buona parola. [1] Lumbroso, p. 187. Vedi le Due lettere contro il Siri di Alberto Morone nell'appendice Cantiere Urbano: nella prima delle due Morone torna - ancora nel 1646 - a formulare la minaccia di far fare al Siri la fine di Ferrante Pallavicino: evidentemente nell'ambiente dei Barberini l'idea persisteva. [2] Siri, Mercurio, II, 1647, pp. 2-4 (non numerate) dell’introduzione. [3] Che Siri si fosse rivolto per documenti a mons. Vitelli era fin troppo vero, visto che quella storia avrebbe dovuto scriverla per sua commissione. Il 12 ottobre 1641 Francesco Barberini prometteva a Vitelli di inviare a Siri «per conto delle cose di Castro […] una relatione puntuale» (BAV, Barb. lat. 7763, c. 10). [4] In effetti meglio delle solite, plausibili ma un po’ vacue considerazioni sulla venalità degli uomini di lettere, l’osservazione di Siri spiega le ragioni della così frequente associazione – ai suoi tempi – nella stessa persona dei ruoli di storico e di spione, personaggi entrambi a loro modo complici del Palazzo, ma proprio e solo in quanto tali ammessi a conoscerne almeno in parte archivi ed arcani. A suo vantaggio, rispetto a imitatori e concorrenti, non meno di lui compromessi con i bassifondi del potere, Siri poteva se non altro vantare, a giusto titolo, la ricchezza del materiale documentario che, «con sudore […] e fatica» aveva raccolto per ogni dove e del quale, in definitiva, chiunque avesse voluto scrivere la storia di quel tempo avrebbe potuto e dovuto valersi (Siri, Bollo, pp. 93-94 e 160). Trovo in particolare bella e convincente la difesa di Siri della formula dei Mercuri e della “particolarizzazione” che le era propria: «La particolarizatione cade nel triviale: difetto incompatibile col maestevole. Ma formandosi un’historia de’ successi di molti e molti anni si trasceglie materia tutta splendida, magnifica et eccelsa che col suo vigore suffraga a sostenere sempre in alto la penna dello scrittore. […] Preferendo […] al comodo della propria riputatione il publico giovamento […] con sudore […] e fatica incomparabilmente maggiore di quella che si ricerca a tessere historia, ma con lode assai inferiore intrapresi a publico beneficio l’abbozzo de’ Mercuri» (Bollo, pp. 93-94). Il che, poi, non era che un ampliamento di quel che era venuto affermando in diversi luoghi del Mercurio (per es. II, 1647, p. 227). Quanto al sudore e alla fatica che, a detta di Siri, gli erano costati i Mercuri, basta un’occhiata ai materiali conservati in BPP, mss. Par. 1164-1178 e BPP, CS, cas. 141-144 per convincersi che non si trattava di una vanteria. [5] Siri, Mercurio, II, 1647, pp. 1307, 1413-1414. [6] BAV, Barb.lat. 8746, f.38v, Roma 18 maggio 1647. |
Claudio Costantini Fazione Urbana * Indice Premessa Indice dei nomi Criteri di trascrizione Abbreviazioni Opere citate Incipit Fine di pontificato 1a 1b 1c 1d 1e 1f 1g 1h 1i 1l 1m Caduta e fuga 2a 2b 2c 2d 2e 2f 2g 2h Ritorno in armi 3a 3b 3c 3d 3e 3f 3g 3h 3i APPENDICI 1 Guerre di scrittura indici Opposte propagande a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7 Micanzio b1 b2 b3 b4 b5 Vittorino Siri c1 c2 c3 c4 2 Scritture di conclave indici Il maggior negotio... d1 d2 d3 d4 d5 d6 d7 Scrittori di stadere e1 e2 e3 A colpi di conclavi f1 f2 f3 f4 f5 f6 3 La giusta statera indici Un'impudente satira g1 g2 g3 g4 g5 L'edizione di Amsterdam Biografie mancanti nella stampa 4 Cantiere Urbano indici Lucrezia Barberini h1 h2 Alberto Morone i1 i2a i2b i2c i2d i2e i2f i2g i2h i3 i4 Malatesta Albani l1 l2 * * quaderni.net |