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236 (3): il Cardinal Zacchia = BMP 1659 c. 153v, BMP 1660, BUG C.I.3: «Cardinal San Sisto non essendovi rimasti altri di quella setta che il Cardinal Capponi e Roma». BNP it. 807 c. 132v, ASV Pio 3: «...non vi è rimasto altro di quella setta che il Cardinal Roma.».
236 (11-17): altri servitii...biasimo = BMP 1659 cc. 153v-154r: «altri servitii e perchè la necessità di detta guerra richiedeva anco il ritratto del denaro da cavarsi dalla vendita del Chiericato del detto Rondanino, fu però da Urbano promosso alla Porpora. Questo cardinale non è molto dotto, né molto ricco, ma di bel tempo et alquanto superbo, che per ciò nel Conclave fu dal Sacro Collegio per gusto e passatempo ballottato per farlo Papa, che lui vi si era posto con tutta la sua gravità, havendo havuti al numero di venti voti che poi visto questo da alcuni Cardinali di maturo giuditio cessorono di burlare più in questo modo, temendo non havesse da seguire il caso accaduto all'Arcivescovo di Bari, che per burlar lui, restorno burlati tutti, facendosi Papa per forza, che ne nacquero poi grandissime scisme in diversi luoghi, privando cappelli et essiliando Cardinali, la maggior parte de quali se ne fuggirono in Anagni et altri a Fondi. Si stima che il voto di questo soggetto sia per darlo sempre a dispositione della Corona di Spagna». BNP it. 807 c. 132v, BMP 1660, BUG C.I.3, ASR SV 32, ASV Pio 3: «diversi servigii. Questo Cardinale non è molto dotto et è suberbo in supremo grado in modo che quando spasseggia in carozza per la città o a piedi non degna di levarsi il cappello a persona veruna che l'honora e lo saluti e credo che lo facci acciò che non si strugga il cappello o vero che non se ne fugghi il roscio da quello, scortesia veramente degna di taccia e vituperio e quando va in cappella e in altra fontione se ne va col busto tanto ritto che par sii fatto di stucco e mena più prosopopeia e maestà lui che il medesimo Pontefice poiché questo quando il popolo se l'inchina lui lo benedice e risponde a tutti, ma quello non bada né da udienza a veruno».
236 (17-20): è comodo...romano: BNP it. 807 c. 133v, BMP 1660, BUG C.I.3, BMV it.V.99 (5872), ASR SV 32, ASV Pio 3: «non è molto ricco, ma Cardinale commodo; è huomo di bel tempo e va su l'amorosa vita dilettandosi di dameggiare facendo il bello per la città e tiene il viso che par sempre pianga». Segue in BNP it. 807 c. 133v, BMP 1660, BAM Trotti 155, BMV it.V.99 (5872), ASR SV 32, ASV Pio 3 il racconto della burla fattagli in Conclave, simile al brano di BMP 1659 sopra riportato.
236 (21-22): LV. Gio: Stefano Donghi = BCR 1248 cc.57r-58r: «Genovese della nobiltà nova che per altro questo discende da Genovesi quali erano carbonari e gente bassa. Era Chierico di Camera e cortegiava il Cardinal Antonio; si credeva che fosse per mandarlo nuntio in Francia dove lui si era già accinto d'andare e voleva far spese molto grandi perché godeva nella Corte aura di magnanimo, ma poi si mutò pensiero e nell'occasione della guerra contro il Duca di Parma fu promosso alla porpora per far denari con la vacanza de suoi offitii che haveva, oltre le sue offerte effettive che fece e diede di coadiuvare la Sede Apostolica nella detta occasione di guerra per la sua molta ricchezza che haveva. Fu poscia fatto Plenipotentiario nella sudetta guerra fra Principi d'Italia e fatto anco Legato di Ferrara nella quale legatione vogliano che molto male si sia portato et haveva ridotto quei popoli a gran penuria di pane perché haveva con tratte mandato tutto il formento che doveva servire per quella città a Genova sua patria per sopra a quello far guadagni grossi come ha molto guadagnato in ciò che per questo Ascanio Pio gentil'homo principale della sudetta Città a nome del popolo fu ad esclamare in Camera del sudetto Cardinale, il quale minacciò di volerli far buttar via la testa se non ricedeva da tal impresa, ma lui rispose che se alla cosa del pane non si rimediava che lui sarebbe stato fra pochi giorni gettato dalle finestre e montato incontinente in una carrozza con una quantità di pane che si vendeva allora nella sudetta piazza venne a Roma a mostra[r]lo a Sua Santità la quale visto la miseria di quella città subito lo remosse dalla sudetta carica. È homo che gode esser tenuto per Signorazzo e fa del Prencipone, ma perché è nato Genovese non puol lasciar il vitio che seco porta dalla patria d'interessato. È di natura humana in apparenza mostrando con qualsivoglia che tratti affabilità et humiltà. È homo più tosto giovine che altrimente et è molto ricco».
236 (23-24): BMP 1659 c. 155r: «nobile genovese d'età d'anni 42». Donghi era nato nel 1608.
237 (9-13): dove li fece...veruno = BNP it. 807 c. 134v, BMP 1659 c. 155r, ASR SV 32, ASV Pio 3: «dove li ferno spendere non poca quantità di denari che si ci spiantò senza haverne utile veruno».
237 (18-19): Pontefice...Ferrara = BMP 1659 c. 155v: «[Urbano] gli conferì la Legatione di Ferrara, che per la buona confidenza passa con l'odierno pontefice le fu confermata detta Legatione».

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