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A3r (riga 1): Serenissimo Prencipe = Di chi si tratti non è detto. Solo la versione in BMV it.V.99 (5872), fa, nel frontespizio, il nome del dedicatario: La Giusta Stadera De Porporati ove s'intende la vita, nascita adherenze, richezze, offitii, Dignità, Carichi, virtù, vitii, meriti, e demeriti, di ciascun Cardinale hoggi vivente eccetuato quelli dell'ultima promottion fatta da In° X° Pamfilio Dedicata all'Alt.a Ser.ma del Sig.r Prencipe Mattias Medici fr.ello Del Gran Duca di Toscana Datta in Roma l'anno MDCLV. Sull’attendibilità di queste dediche ho espresso altrove il mio scetticismo, che in questo caso è rafforzato dalla presenza nel testo di giudizi che male si convengono al preteso destinatario: al Cardinale Gio Carlo de’ Medici, ad esempio, si dà dello spilorcio, del Cardinale Carlo si dice in sostanza che spadroneggiava a Roma ispirando la politica di Innocenzo X, il che era vero, ma quanto meno poco opportuno ricordarlo e così via. Ma vedi l'ipotesi che formulo in g2, Le molte versioni della Giusta statera, nota 8.
A3r (2-9): Molte...delineare = BMP 1659 c. 1r: «Sono state così vive e reiterate l'istanze fattemi da Vostra Altezza ch'io dovesse descrivere...»: qui il dedicatario sarebbe anche il committente dell'opera. Anche in BUG E.V.29, Stadiera de porporati o sia Vite de Cardinali. MS. Dedicate a Sua Alt. Sereniss. Il Signor Duca NN. In Roma 1650, committente e dedicatario sarebbero la stessa persona. BUG E.V.29 si presenta come rifacimento della scrittura originaria e la dedica, che trascrivo più sotto, è completamente diversa; ad essa segue l'Introdotione all'opera = A confidenti e Curiosi Amatori della Virtù (incipit: “Per principio di questa nostr'opera deviamo...”).
«Serenissimo Prencipe,
«Non hebbi mai consolatione maggiore al Mondo che di vedere la divotissima servitù che professo a Vostra Altezza Serenissima riconosciuta nell'ordine, che l'Ill.mo Sig. N suo Residente in questa Corte mi diede, di rivedere un certo manuscritto intitolato Stadiera de Purpurati indirizzato a Vostr'Altezza Serenissima, acciò contribuissi alla regolatione de diffetti, che vi notarei quello sapevo intorno la materia che conteneva.
«Vengo dunque a presentare a piedi di lei un volume in vece d'una scrittura di pochi fogli, nel quale supplico la sua bontà di vedere espressi con i caratteri d'una vera libertà, degno freggio delle glorie d'un tanto Principe, la nascita, i costumi, l'età, l'attioni, le passioni, l'inclinationi, le dipendenze e sopra tutto le virtù et i vitii di ciascuno di quelli ch'hanno lo honore e 'l titolo di Porporati. Non haverei ragione d'intendermi con longa diceria e preoccupar la mente di un sì savio e prudente lettore, come Vostr'Altezza Serenissima intorno 'l mio ordine e 'l mio stile.
«Dirò solo che il primo m'è stato somministrato dal tempo delle Promotioni, e 'l secondo dalle qualità de soggetti che tratto. Voglio dire hora grave, hora poetico, hora burlesco, e bene spesso tutto insieme, secondo le doti e le imperfettioni di ciascuno. Confesso che alle volte sarà languido et ineguale, perché immiterà qualch'uno della stessa natura; le lodi, gl'encomii, gli sprezzi et i vituperii saranno adeguati ad ogn'uno e serviranno di pesi alla stadiera. In somma vederò che ogni cosa sia a suo luogo per assicurare la mia conscienza e contentare la curiosità di tanto Padrone con un presente ch'ha tenuto molti mesi gravide le speranze della Corte Romana, delle Oltramontane e quasi del Mondo intiero, perche' non v'è alcuno che non habbia interesse a sapere le qualità di coloro che un giorno possono concorrere nella pretensione della prima dignità del Mondo.
«Voglio per ciò sperare che la mia humilissima offerta rincontrarà nell'animo regio di Vostr'Altezza Serenissima il generoso aggradimento della mia opera e del mio ardire, e che ella si ricorderà in favore di esso che tanti cappelli cardinalitii ambitionati da gli stessi Re, non sono del tutto indegni della sua grandezza, massime (se m'è lecito d'usar di comparatione bassa, ma naturale) sendo assai più lodevole il dare il cavallo con tutti i suoi arnesi, che la sella. Vostra Altezza Serenissima haverà in questo libro non solamente i cappelli, ma anche chi li porta.
«E mi prometto in cambio la confermatione del titolo che porterò eternamente
«Di V. A. Ser.ma Humiliss.mo et Obligatiss.mo Servitore N
«Roma 20 feb.o 1650».
A3r (5-6): da forestieri = BMV it.V.99 (5872) c.1r, erroneamente: «fiorentini».
A3r (11): Papabili = BMP 1660, BUB 1301 (2125): manca.


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Claudio Costantini

Fazione Urbana

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Indice
Premessa
Indice dei nomi
Criteri di trascrizione
Abbreviazioni
Opere citate
Incipit

Fine di pontificato
1a 1b 1c 1d 1e 1f 1g 1h 1i 1l 1m

Caduta e fuga
2a 2b 2c 2d 2e 2f 2g 2h

Ritorno in armi
3a 3b 3c 3d 3e 3f 3g 3h 3i

APPENDICI

1

Guerre di scrittura
indici

Opposte propagande
a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7
Micanzio
b1 b2 b3 b4 b5
Vittorino Siri
c1 c2 c3 c4

2
Scritture di conclave
indici

Il maggior negotio...
d1 d2 d3 d4 d5 d6 d7
Scrittori di stadere
e1 e2 e3
A colpi di conclavi
f1 f2 f3 f4 f5 f6

3
La giusta statera
indici

Un'impudente satira
g1 g2 g3 g4 g5
L'edizione di Amsterdam
Biografie mancanti nella stampa

4
Cantiere Urbano
indici

Lucrezia Barberini
h1 h2
Alberto Morone
i1 i2a i2b i2c i2d
i2e i2f i2g i2h
i3 i4

Malatesta Albani
l1 l2


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