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34 (4): le materie = BNP it. 807 c. 18, ASR SV 32: «...le materie e riluce molto la sua dottrina et vita non solo appresso i Prencipi Christiani, ma anco all'istesso Barbaro».
34 (6-9): e suoi voti...colleggio = BMP 1659 c. 24r, BMP 1660, BUB 1301 (2125), BCR 1248: «i suoi voti sono di molta stima, conforme il Pontefice parimente fa gran conto di lui e tutto il Sacro Collegio». BNP it. 807 c. 18r, BUG C.I.3, ASR SV 32, ASV Pio 3: «I suoi voti nelli Concistori e Congregazioni sono tenuti come oracoli, il Papa lo stima molto grandemente et è osservato con grand'ossequio dal Sacro Collegio».
34 (14-19): riverendo...vergine = BMP 1659 c. 24r-v, BMP 1660, BUB 1301 (2125): «e vive e fa vivere con gran timore di Dio tutta la sua Corte, tenendosi per cosa sicura sia vergine». BAM Trotti 155 c. 9r: «vivendo e facendo vivere con gran retiratezza e timor di Dio tutta la sua famiglia, et è tenuto per cosa certa da chi è conosciuto che ancora sia vergine». BNP it. 807 c. 18v, BUG C.I.3, ASR SV 32, ASV Pio 3: «è huomo molto timoroso di Dio e come tale conserva tutta la sua Corte in quello molto severamente con assiduità. In somma per la sua vita innocente ardisco dire che sia vergine e così vien stimato da tutti a chi è cognito; sfugge la conversatione scandalosa et in particolare di donne, poiché usa conforme San Tomasso che vedendole fugge, ancorche fussero honorate e Prencipesse, et per mantenersi in questo concetto e stile ha sempre cercato di trovar case solitarie e di qualche retirata». BUG E.V.29 c. 9v: «...e quel che è più maraviglioso in lui è l’opinione inradicata e ben fondata presso tutti ch’egli sia la fenice della Corte in verginità».
34 (19) – 35 (3) Questo Cardinale...giunghi = BMP 1659 c. 24v, BMP 1660, BUB 1301 (2125): «Non ha inimico nessun Cardinale, eccetto che Mazzarini che, per esser stato sempre in Francia, non ha potuto obbligarselo; si stima anche il simile del cardinal Colonna per le cose antecedenti, che non volevano Cardinale né lui, né qualsivogl'altro della sua Casa, ma hora cercano di mantenerselo con grand'affetto alla di loro devotione, non desiderandolo però né volendolo Papa». BUG C.I.3 pp. 671-672, BNP it. 807, ASR SV 32, ASV Pio 3: «Si stima che il Cardinale Colonna sia suo poco amorevole, come anco tutta la sua casa per le cose antecedenti, benché nol dimostri; credo però che tutte sieno favole, mentre hoggi si vede che la Casa Collona gli fa grand'ossequio et in particolare il detto Cardinale. Chiara cosa è c'hanno fatto tutto il loro sforzo perché non arrivasse alla porpora non solo Pier Luigi, ma anco qualsivoglia altro della famiglia Caraffa, hora ch'è fatto cercano di mantenerselo con grand'affetto a loro divozione, ma questo sì che non lo vogliono papa».
34 (22) - 35 (3): per le cose...giunghi = BAV Barb. lat. 5102: manca.
35 (6-7): Christianita = BNP it. 807 c. 19, ASR SV 32, ASV Pio 3: «Christianità tutta, però vi sono alcuni saccentelli che vogliono dimostrar nel parlare di saper molto, dicendo non sarà mai perché Roma ancor si ricorda delli rumori e bisbigli patiti a tempo di Paolo Quarto Carrafa e che il Re di Spagna non condescenderà mai alla sua elettione»; ASV Pio 3 c. 17r continua: «secondo [sic per sendo] che detto Paolo li mosse guerra con la collega de' Francesi... [prosegue come nei mss qui di seguito indicati]». BMP 1659 c. 25r-28v, BMP 1660, ASV Pio 3, BUB 1301 (2125), BUG E.V.29, BMV it.V.99 (5872), BAV Barb. lat. 5102: «Cristianità, benché molti che fanno del politicone [BUB 1301 (2125) c. 19v: «delli troppo politici»] gli s'oppongono con dire che non sarà mai, per esser Napolitano, e che Roma anche si ricordi degli rumori e bisbigli successi a tempo di Paolo Quarto Caraffa, e che il Re di Spagna non condescenderà alla sua elettione [BAV Barb. lat. 5102 termina qui], sendo che detto Paolo Quarto gli mosse guerra sendosi collegato con Francia ad onta del Regno di Napoli, et per questo et altre cause dopo la sua morte fussero stati strozzati et decapitati in privato et poi esposti publicamente nel solito luogo de malfattori in Ponte Sant'Angelo ad instanza del Re Filippo 2° di Spagna il Cardinale e Prencipi suoi nepoti da Pio Quarto de Medici suo successore [BAM Trotti 155 c.9v: «...per havergli detto Pontefice mosso guerra havendo fatto lega con li Francesi ad onta del Regno di Napoli contro Filippo Secondo e poiché gl'istessi suoi nipoti fossero armata manu con buon numero di gente venuti per invadere lo Stato Ecclesiastico, che poi furono rotti e fatti prigioni d'ordine del Papa loro zio e per queste e per altre cause doppo la morte di Paolo per ordine di Pio Quarto ad istanza di Filippo II Re di Spagna parte strangolati e parte decapitati in secreta nel castello e poi esposti con quattro torcie nel publico luogo de' malfattori nel Ponte Sant'Angelo così il Cardinal Caraffa come gl'altri fratelli»]. Rispondo che non può negarsi che il Cardinale e Principi Nipoti di Paolo 4° felice memoria non siano stati castigati con l'ultimo supplicio, [BAM Trotti 155 c.9v: «...castigati per insulti fatti allo Stato Ecclesiastico»] ma che siano stati fatti morire ad istanza di Filippo 2° non è vero, poiché quel dignissimo Prencipe, [BAM Trotti 155: «religioso Prencipe»] avanti la morte di Paolo s'era rappacificato con lui et havea perdonato a quelli ogni fallo. La verità è che Pio Quarto [BMV it.V.99 (5872) c. 21v: «quel aspido sordo era pieno di veleno... istigato dal Diavolo»] lo fece per alcuni suoi privati interessi d'odio che a quelli portava [BAM Trotti 155 c. 9v: «...privati interessi e per odio che a quelli internamente portava pagando d'ingratitudine chi l'haveva essaltato e posto in tant'altezza»] e non mirando d'esser assunto al Pontificato dalli medesimi Carrafeschi, [BAM Trotti 155: «che lo stimavano loro particolarissimo amico e non accorgendosi quelli poveri Signori che quest'aspide sordo era pregno di veleno, che cercava con un sol morso avelenar tutti»] due anni dopo haverli allettati con carezze, cariche et allettamenti con manifesto tradimento gli fece morire, credendosi con la morte di quelli obligarsi Filippo 2°, [BAM Trotti 155 cc. 9v-10r: «...poiché assonto alla pontificale dignità attese per duoi anni continui ad allettare il povero Cardinale, facendogl'essercitare il governo come se fosse stato suo nipote per poter haver nelle mani anco li suoi fratelli, che stavano timorosi di ritornare in Roma, e per reiterate istanze che il cardinale gli facesse non volsero mai venire. Alla fine quel Pontefice instigato dal Diavolo si mosse a scrivere di proprio pugno una lettera di ritornare a Roma con tante lusinghe che alla fine li ridusse alla Corte e poi fattigli carcerare con manifesto tradimento li fece morire, credendosi con la morte di quelli obligarsi Filippo II che ne mostrò più tosto condoglianza che allegrezza»] che dimostrò haverne doglianza et il detto Pio 4° inviò San Carlo suo nipote Legato in Germania acciò non havesse impedito la sua fiera intentione, e per maggiormente dimostrarne la verità all'ignoranti che straparlano a caso, vadino a leggere la vita di Pio Quinto il Beato di santissima memoria, che troveranno ivi che assunto al Pontificato fe' ritenere in strette carceri il Governatore di Roma, il Fiscale, i Giudici et il Capo Notaro e suoi compagni e dopo delegò una Congregatione di Cardinali e Prelati et ordinò che con ogni diligenza e rigore rivedessero la causa, et vista che fu, trovorno mille imposture e falsità, il che veduto dal Pontefice Pio Quinto, mandò in galea il Governatore et il Fiscale in vita et fe' appiccare per la gola i giudici et i notari della causa [BMP 1659 c. 27r-v, BMP 1660, BUB 1301 (2125), ASR SV 32, ASV Pio 3: «il che inteso da Pio Quinto mandò in galera il Fiscale in vita e fece appiccare per la gola gli Giudici et i Notari, disgratiando e privando il Governatore d'ogni honore e carica»; BAM Trotti 155 c.10r: «il che inteso da Pio quinto privò di tutte le dignità e beneficii il Governatore e l'essiliò perpetuamente dallo Stato Ecclesiastico. Mandò in galera il Fiscale e fece punire con ultimi supplicii il Giudice e Notari»] et poi fe' levare i loro corpi dov'erano indegnamente sepolti e con pomposi e degni funerali furono posti nella lor Cappella, si come hoggidì si vede alla Minerva, et ordinò si cavassero fuori tutte l'armi state levate et le statue di Paolo 4°, et in un Concistoro publico dichiarò tutti innocenti et habilitò potessero essere capaci d'ogni dignità tutti quelli della famiglia Carrafesca sì presenti come venturi et in corroboratione creò un Cardinale dell'istessa famiglia, [ASV Pio 3 c. 18r, ASR SV 32: «...innocenti, habilitando di nuovo tutta la famiglia e promosse un altro Cardinale di questa Casa...»] che rilusse di molta bontà e scienza. Dunque dico io che Pio Quinto non credo haverebbe fatto un'ingiustitia in voler dichiarare innocenti i rei e palesare un Pontefice per ingiusto e traditore quando non havesse conosciuto e toccato con mani la verità e se Pio s'havesse commesso un eccesso sì enorme non saria degno di Santità conforme si vede che di giorno in giorno dispensa gratie e miracoli. E quando il Re Cattolico havesse qualche sospetto di questo soggetto bastarebbe a toglierlo la Santità d'Innocentio X° suo confidentissimo et affetionato, ad instanza del quale Sua Maestà farebbe ogni gran cosa [BMV it.V.99 (5872) c. 23r, BAM Trotti 155: «basterebbe solo la sua vita innocente a levarglielo»]. Il Re di Francia non lo discaccierà, sendogli state date buone relationi, conoscendolo di retti sensi».
35 (7): nepoti = BNP it. 807 c. 21v, ASR SV 32, ASV Pio 3: «et in tanto numero che basterebbe a formarne un esercito».
35 (9-15): Conte di Celano...Tricario = Pierluigi Carafa era figlio di Ottavio, Marchese d’Anzi; sua sorella Lucrezia aveva sposato Alfonso Piccolomini Barone di Scafati dei conti di Celano; il Marchese d’Anzi, di cui qui si parla, è Francesco Carafa, fratello di Pierluigi, morto nel 1629 e padre, tra gli altri, del Teatino Antonio, a cui nel 1646 lo zio rinunciò il Vescovato di Tricarico.
35 (17): Prencipe di Bisignano = il titolo di Principe di Bisignano fu portato a Tiberio Carafa dalla prima moglie Giulia Orsini, erede dello zio Nicolò Bernardino Sanseverino. La successione però fu contestata dai Sanseverino che, dopo una lunga lite giudiziaria, vinsero la causa. Ciò non ostante Tiberio continuò - abusivamente - a fregiarsi del titolo.


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Claudio Costantini

Fazione Urbana

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Indice
Premessa
Indice dei nomi
Criteri di trascrizione
Abbreviazioni
Opere citate
Incipit

Fine di pontificato
1a 1b 1c 1d 1e 1f 1g 1h 1i 1l 1m

Caduta e fuga
2a 2b 2c 2d 2e 2f 2g 2h

Ritorno in armi
3a 3b 3c 3d 3e 3f 3g 3h 3i

APPENDICI

1

Guerre di scrittura
indici

Opposte propagande
a1 a2 a3 a4 a5 a6 a7
Micanzio
b1 b2 b3 b4 b5
Vittorino Siri
c1 c2 c3 c4

2
Scritture di conclave
indici

Il maggior negotio...
d1 d2 d3 d4 d5 d6 d7
Scrittori di stadere
e1 e2 e3
A colpi di conclavi
f1 f2 f3 f4 f5 f6

3
La giusta statera
indici

Un'impudente satira
g1 g2 g3 g4 g5
L'edizione di Amsterdam
Biografie mancanti nella stampa

4
Cantiere Urbano
indici

Lucrezia Barberini
h1 h2
Alberto Morone
i1 i2a i2b i2c i2d
i2e i2f i2g i2h
i3 i4

Malatesta Albani
l1 l2


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