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48 (4): quale = BAM Trotti 155: «qual carica».
48 (4-8): portossi...decrepità = ASR SV 32 c. 100v, ASV Pio 3: «molto lento e indiscreto». BUG E.V.29 c. 16r: «si portò con lentezza poiché poteva danneggiare assai più di quello fece il nemico. La causa fu che vedendosi Urbano in età decrepita...». BUB 1301 (2125) c. 146r: «...la causa fu (come si penetrò da speculativi)».
48 (13-17): e per ciò...Generalissimo = BUG E.V.29 c. 16r: «e perciò venne richiamato dal campo e fuvi inviato in sua vece il prode e valoroso Don Taddeo Barberini nipote di Sua Santità con titolo di Generalissimo, dove operò i miracoli palesi a tutta l’Italia facendo d’assai niente dando occasione al signor stroppiato vicino di Piazza Navona di dire che Sua Beatitudine s’era castrata e che havea mandato ambidue i suoi coglioni l’uno al campo e l’altro a Bologna e quest’ultimo era il Cardinale Antonio». BUB 1301 (2125) cc. 146r-147r: «Nel secondo anno del corrente pontificato d'Innocentio X° furono assoldate compagnie di carazza de' quali il sudetto Duca fu dichiarato Luogotenente et fu d'una di quelle fatto capitano il Sig. D. Giulio suo nipote, quale sempre ha tenuto e tiene detta sua compagnia acquartierata vicino le sue habitationi di Monte Savelli con essercitarvi un'industria troppo indecente alle qualità del suo casato, mentre procura cavar utile anco dal stabio delle stalle, non che dal fieno, biada, vendita di buoni cavalli invece de' quali fa arrolare sotto varii pretesti altri cavalli di vil prezzo e carogne, come anche del continuo cassar de' soldati per rimetter de' nuovi che procurano le piazze con buona mangia, che però li riesce a propositi un suo fidato foriero ladro da mazzola».
49 (2-21): et anco può...Santo Pietro = BUB 1301 (2125) c. 147r-v: «et ha anco l'autorità del mero e misto imperio gladii potestate di far giustitiare per qualsivoglia delitto non soggiacendo ad altra giustitia che a quella dell'Imperatore come Re de' Romani, che però in questo conclave d'Innocentio Decimo il sopranominato Sig. Don Giulio minacciò di far decapitare il Sig. Giulio Donati Auditor Generale del Cardinal Antonio senza licenza del Duca vecchio». ASR SV 32 cc. 101v-102r, ASV Pio 3: «et ha anco autorità col mero e misto imperio, gladii potestate, di far giustitiare e mandar in Galera e punire altri delitti, non soggiacendo ad altra giustitia in quel tempo che dell'Imperatore come Re di Roma, perché non vi è potestà pontificia et in questo Conclave d?innocenzo Decimo fece far prigioni alcuni copisti a quali diede in pena del lor fallo la galera et anco minaccià di far decapitare il Signore Giulio Donati Auditore del Signor Cardinal Antonio [manca per probabile salto di riga: «perché era andato a parlare al»] suo padrone senza licenza del Duca Savelli». BUG E.V.29 c. 16r: «Il sig. Giulio Donati soggiacque a questa sentenza non ostante che fosse auditore del Cardinale Antonio, Camerlengo di Santa Chiesa».
49 (5): consideratione = BAM Trotti 155: «condizione».
49 (12-13): Giulca = Giulio.
49 (25): Cardinale Savelli defonto = Giulio Savelli era morto il 9 luglio 1644 precedendo di poco Papa Urbano.

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